“Oggi la situazione a Gaza è ancora più grave e tragica rispetto a un anno fa, dopo una guerra devastante che ha mietuto decine di migliaia di morti. È necessario recuperare il senso della ragione, abbandonare la logica cieca dell’odio e della vendetta, rifiutare la violenza come soluzione”. Lo afferma il segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, in un’intervista rilasciata ai media vaticani a due anni dall’attacco terroristico perpetrato da Hamas contro Israele. “È diritto di chi è attaccato difendersi, ma anche la legittima difesa deve rispettare il parametro della proporzionalità”, la posizione della Santa Sede: “Purtroppo, la guerra che ne è scaturita ha avuto conseguenze disastrose e disumane…

Mi colpisce e mi affligge il conteggio quotidiano dei morti in Palestina, decine, anzi a volte centinaia al giorno, tantissimi bambini la cui unica colpa sembra essere quella di essere nati lì: rischiamo di assuefarci a questa carneficina! Persone uccise mentre cercavano di raggiungere un tozzo di pane, persone rimaste sepolte sotto le macerie delle loro case, persone bombardate negli ospedali, nelle tendopoli, sfollati costretti a spostarsi da una parte all’altra di quel territorio angusto e sovrappopolato… È inaccettabile e ingiustificabile ridurre le persone umane a mere vittime collaterali”.

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