SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un pomeriggio sereno e partecipato, con giochi, merenda e tante domande rivolte a chi, ogni giorno, guida la diocesi.
È quello che si è svolto venerdì scorso nei locali della parrocchia Cristo Re, dove circa sessanta bambini di diverse parrocchie hanno preso parte al Villaggio del Gioco, un’iniziativa promossa dalla Caritas diocesana all’interno del progetto “Laboratori didattici solidali”.
Ospite dell’evento è stato il Vescovo, monsignor Gianpiero Palmieri, che ha voluto incontrare personalmente i bambini, dialogare con loro e conoscere da vicino l’esperienza dei laboratori attivi sul territorio. Ad accoglierlo nel teatro parrocchiale sono stati don Gianni Croci, direttore della Caritas diocesana, e don Gian Luca Rosati, parroco di Cristo Re.
L’incontro con i bambini è stato diretto, senza formalità. Le domande sono arrivate una dopo l’altra: “Che scuola ha fatto da piccolo?”, “Le piaceva studiare?”, “Ha mai avuto paura?”, “Che lavoro avrebbe voluto fare?”
A quest’ultima, il Vescovo ha risposto senza esitazione: “Mi sarebbe piaciuto fare l’artista, mi piaceva suonare e disegnare. Poi, crescendo, ho scoperto un altro cammino, quello del sacerdozio”. Ha parlato del suo percorso, del liceo classico e degli anni in seminario, ricordando anche un viaggio fatto tempo fa nelle Filippine, proprio in una zona che di recente è stata colpita da un forte terremoto. I bambini hanno ascoltato con attenzione. Il Vescovo alla fine dell’incontro ha lasciato loro un messaggio semplice ma pieno di significato: “Vi auguro di essere felici e di restare curiosi. Continuate a farvi domande, perché è così che si cresce”.
L’incontro si inseriva all’interno di un pomeriggio di festa pensato non solo per i più piccoli, ma anche per le famiglie. Il Villaggio del Gioco si è aperto con le attività del Ludobus “Legnogiocando” e con le proposte sportive curate dal CSI – Centro Sportivo Italiano. Dopo una merenda condivisa, i ragazzi hanno potuto confrontarsi con il Vescovo in un clima sereno e familiare.
Durante l’evento è stato anche presentato il progetto “Laboratori didattici solidali”, promosso dalla Caritas diocesana grazie ai fondi dell’8xMille. Lorenzo Felici, animatore di comunità per il progetto e operatore Caritas, ha spiegato che l’iniziativa ha permesso di rafforzare le attività di doposcuola in sei centri parrocchiali, con l’acquisto di materiali come tablet e quaderni, e l’organizzazione di momenti educativi e ricreativi come questo. “L’idea – ha detto – era utilizzare i fondi anche per regalare ai bambini momenti di spensieratezza, e vogliamo continuare su questa strada, coinvolgendo nuove realtà”.
Il doposcuola viene offerto gratuitamente grazie all’impegno di tanti volontari, tra cui insegnanti, pensionati e professionisti di altri settori, che ogni settimana aiutano bambini e ragazzi a svolgere i compiti in un ambiente accogliente, adatto non solo allo studio ma anche alla relazione.
La coordinatrice del progetto è Stefania Perazzoli, mentre il percorso di formazione per i volontari è affidato alla dott.ssa Maria Chiara Verdecchia, pedagogista e psicologa clinica, che guida una serie di incontri mirati a fornire strumenti educativi e a riconoscere situazioni di fragilità e bisogni educativi speciali. “Non è una semplice proposta scolastica – ha spiegato la dottoressa Verdecchia – ma un modo per educare che parte dalla capacità di far sentire ogni bambino accolto, ancora prima che capito. Noi vogliamo rispondere con la presenza, con l’ascolto, con l’accoglienza. Proprio come ci chiede il Vangelo”.
Il pomeriggio alla parrocchia Cristo Re si è chiuso con giochi, chiacchiere e tanti saluti. Un modo concreto per dire che l’educazione, la vicinanza e l’ascolto non passano solo dalle aule scolastiche, ma anche da incontri semplici come questo, dove i bambini sono protagonisti e vengono presi sul serio, parola dopo parola.







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