Il vescovo Gianpiero Palmieri, intervistato oggi da Il Resto del Carlino da Eleonora Grossi, ha espresso una posizione netta sulla tragedia di Gaza sulle manifestazioni che in queste settimane si stanno moltiplicando in tutto il mondo, compreso il Piceno.
Commentando la mobilitazione dei giovani, Palmieri afferma: «Penso che siano una chiara richiesta di giustizia che arriva dal basso e secondo me sono un ottimo segnale, soprattutto perché parliamo di tanti giovani che si mobilitano, quei giovani spesso accusati di indifferenza. Ecco, in queste settimane stanno scegliendo di protestare in prima persona».
A chi interpreta queste iniziative come manifestazioni politiche di parte, Palmieri risponde: «Parliamo ovviamente delle manifestazioni pacifiche, che sono la stragrande maggioranza, visto che la violenza è il contrario della giustizia. Ma quello che accade è che le persone non tollerano il continuo calpestare il diritto internazionale da parte di Israele. Quando si ignora quello che dicono le Nazioni Unite o la Corte internazionale di giustizia si commette un atto molto grave».
Infine, Palmieri ha confermato l’impegno della diocesi: «Certo che sì, l’11 è stata indetta una giornata per la pace e da noi cadrà in concomitanza con l’assemblea sinodale di Ascoli e San Benedetto che riunisce circa 300 persone, ci sarà digiuno e preghiera. E ci saranno altri eventi. Sempre di più, spero, aspettando la pace».
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una voce che dona speranza, una Chiesa che affronta i problemi che non si rifugia. Per chi ha orecchie e vuole intendere.Sia ringraziato il Signore ora e sempre.
grazie
Eccellenza,le sue parole danno forza e speranza per un futuro di pace;come danno speranza tutti i giovani che scendendo in piazza pacificamente condannano l'orrore indescrivibile che sta' avvenendo a Gaza. Speriamo che anche Lei non venga accusato di antisemitismo. In questo momento buio per l' umanità un lume di speranza, grazie Eccellenza
Appunto. Parliamo di manifestazioni pacifiche.
Sprangate, sassaiole, bastonate ed assalti ai poliziotti non sono certo pacifiche.
Solo certa ( quasi tutta ) la stampa parla di spranghe. Un’inezia al cospetto di un mare umano. Guardiamo con i nostri occhi senza farci pilotare da squallidi scherani del sistema, avvezzi alla menzogna ed al voltagabbana o.
Forse io ho letto male!; secondo me gli studenti devono fare gli studenti, anche per non dare motivo agli infiltrati politici di fare ciò che fanno, o hanno fatto! Riferitemi dove i manifestanti non si sono mascherati e si sono comportati in modo pacifico.