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Ascoli, grande riscontro per il concorso nazionale “Poesia in musica: verso l’Assoluto di Mauro Crocetta”

ASCOLI PICENO – Il violento nubifragio che sabato 27 settembre ha colpito Ascoli Piceno non ha fermato la cultura: nella suggestiva Sala della Vittoria della Pinacoteca Civica si è infatti svolta, davanti a un pubblico numeroso e attento, la finale della nona edizione del Concorso Nazionale di Composizione “Poesia in musica: verso l’Assoluto di Mauro Crocetta”.

In prima fila i giurati: il direttore artistico M° Lamberto Lugli (Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro), il presidente M° Andrea Talmelli, la pianista e compositrice M° Ada Gentile (vicepresidente Fondazione Ascoli Cultura), il M° Francesco Maria Paradiso (Conservatorio “L. Marenzio” di Brescia) e il Prof. Gianpaolo Salbego (Edizioni Agenda, Bologna).

Il concorso si è confermato un appuntamento di alto livello culturale, unico in Italia per originalità e attenzione alla musica d’arte contemporanea. Grande novità di quest’edizione è stata l’introduzione della sezione B, dedicata alla creazione multimediale con musica acusmatica e immagini, pensata per stimolare i giovani compositori a esplorare nuove forme espressive. Le opere si sono ispirate alla scultura Mistero di Mauro Crocetta, già presentata alla XI Biennale Internazionale Dantesca di Ravenna nel 1994.

Per la sezione A, i finalisti hanno composto partiture ispirate ai versi di Crocetta “Solo, nel buio che mi circonda” (1963), tratti da Verso l’ultimo approdo. In finale si sono confrontati:

  • Nicola Gaeta (Lanciano) con Danza tra i miei silenzi

  • Davide Leo (Roma) con Son cadute l’ombre!

  • Luca Pontolillo (Pesaro) con Sguardi sul nulla

I brani, introdotti dalla recitazione di Paolo R. Maria Aceti, sono stati eseguiti dal Trio d’archi del Conservatorio “Rossini” di Pesaro (Alice Agostinelli al violino, Giuseppe D’Amico alla viola e Michele Vischi al violoncello).

La giuria ha assegnato il primo premio a Luca Pontolillo, classe 2003, con Sguardi sul nulla. Al secondo posto Davide Leo, seguito da Nicola Gaeta. Tutti e tre gli autori hanno ricevuto lunghi applausi.

La sezione B ha visto il trionfo di Matteo Rossini (Cupramontana) con Increspature, un paesaggio audiovisivo di grande intensità emotiva.

La serata è stata arricchita dagli interventi critici del Prof. Stefano Papetti e della Prof.ssa Donatella Ferretti, che hanno approfondito la poliedrica figura di Mauro Crocetta, artista capace di esprimersi come scultore, poeta, romanziere e saggista.

La manifestazione, organizzata dalla Fondazione Mauro Crocetta con l’Istituto Musicale “Gaspare Spontini”, è stata condotta con eleganza da Maria Puca. Emozionante l’intervento della presidente della Fondazione, Maria Rosaria Sarcina, che ha sottolineato come la bellezza vada coltivata e diffusa, citando il concetto dantesco di trasumanare, inteso come superamento dei limiti umani verso una dimensione più alta e spirituale.

La serata ha offerto anche momenti di grande suggestione: l’esecuzione del brano Primavera (Spring Song in Old Style) di Mauro Crocetta musicato da Lamberto Lugli, con il soprano Frederique Willem e il pianista Roberto Murra; una coreografia sulle note di Se di Ennio Morricone, interpretata dalla ballerina Ilaria Pelliccioni; e la prima assoluta di Homage, brano commissionato al vincitore 2024 Cosimo Daniele Bombardieri, eseguito da Micaela Mancinelli (clarinetto) e Lorenzo Passamonti (sassofono).

Il Premio Cultura 2025 è stato conferito a Davide Rondoni, poeta e scrittore di fama internazionale, nominato dal Consiglio dei Ministri presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni dell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi (2026). Collegato da remoto, Rondoni ha reso omaggio alla figura e all’opera di Mauro Crocetta, riconoscendone la profondità artistica e l’integrità umana.

Redazione: