Un violento terremoto di magnitudo 6.9 ha colpito la provincia centrale di Cebu, nelle Filippine. L’epicentro è stato individuato a circa 19 chilometri a nord-est di Bogo a una profondità di soli 5 chilometri.
Secondo le autorità locali, il sisma ha causato almeno 69 morti e 147 feriti, ma il bilancio è purtroppo destinato ad aumentare.
Le operazioni di soccorso risultano rese difficili dalle piogge intermittenti e dai gravi danni a strade e ponti, che ostacolano l’arrivo dei mezzi di emergenza.
Da 25 anni le Suore Teresiane di Ripatransone hanno fondato due comunità importanti: una proprio a Cebu e l’altra a Bohol, con conventi, scuole, chiese e centri di aggregazione.
Al momento della scossa a Cebu, sull’isola di Bohol si stava celebrando la professione solenne di una suora teresiana, alla presenza dell’intera comunità, quindi tutte le Suore erano riunite in quel luogo lontano dall’epicentro.
Attualmente le Teresiane stanno tutte bene e sono rientrate da Bohol a Cebu, dove però, soprattutto nel nord e nel centro, il territorio appare gravemente devastato. Attualmente non si hanno ancora notizie certe delle strutture e dei danni riportati.
Nei giorni precedenti al sisma, il vescovo Gianpiero Palmieri, accompagnato da don Nicola Spinozzi, si era recato in visita missionaria a Cebu, rientrando in Italia lo scorso 20 settembre.
La Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto ha espresso cordoglio e vicinanza alle vittime e solidarietà alle Suore Teresiane, assicurando preghiere e sostegno in questo momento drammatico.
La Diocesi di Cebu è impegnata nei primi soccorsi. L’arcivescovo monsignor José Palma Sy Uy ha visitato le aree più colpite, incoraggiando i fedeli con parole di speranza: «Continuiamo a pregare il nostro Padre amorevole per la calma e la forza in mezzo a queste prove. Affidiamo noi stessi, le nostre famiglie e le nostre comunità alle Sue mani misericordiose. Possa il Signore proteggerci sotto le Sue ali, preservarci da ogni male e guidarci verso sicurezza e pace».
Al momento, i collegamenti risultano gravemente compromessi a causa dell’interruzione di energia elettrica e della distruzione di diversi ponti radio. Le notizie dalle aree più remote arrivano con grande difficoltà e i soccorritori temono che il numero delle vittime possa crescere nelle prossime ore.
Seguiranno aggiornamenti.