CASTORANO – Tante e potenti parole di pace, a volte sussurrate, a volte recitate, altre volte addirittura cantate. Penetranti versi di verità e giustizia scritti da San Francesco d’Assisi nella sua Preghiera Semplice, recitata nella suggestiva cornice della sala buia, illuminata solo dalle piccole fiammelle delle candele. Note di fratellanza e speranza, veri inni alla pace e all’amore universale, suonate con il violino, la fisarmonica ed il pianoforte. L’impegno concreto a diventare fratelli e sorelle della pace con azioni pratiche, a partire dalla nascita di una nuova realtà associativa di volontari.
Questo e tanto altro è avvenuto Venerdì 26 Settembre 2025, alle ore 20:30, presso l’oratorio della chiesa Santa Madre Teresa di Calcutta, nel quartiere San Silvestro, in Castorano, durante la presentazione del nuovo libro di don Fidelis Patrick Udo, “Figli della pace”, un’opera che – come si evince dal titolo – è un manuale su come costruire la pace e al contempo anche un invito, rivolto a ciascuno di noi, a farlo nella quotidianità, con parole e gesti che diventino testimonianza. Come afferma lo stesso autore, è questa, infatti, la sfida per il futuro: “vivere la pace come vocazione, identità e stile di vita“.
Ad impreziosire l’incontro sono stati la voce di don Fidelis Patrick Udo, che ha mostrato anche il suo grande talento canoro, e la musica soave di alcuni eccellenti musicisti: il M° Sofia De Santis al pianoforte, il M° Mario Ferozzi al flauto e alla fisarmonica, il M° Mara Mattioli al pianoforte e il M° Enrico Fioravanti al violino.
Presenti, tra i numerosi convenuti, anche don Vincent Ifeme, direttore dell’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso e docente della Scuola di Formazione Teologica della Diocesi Truentina, e Nazzareno Quinzi, referente delle comunità religiose presso la Prefettura di Ascoli Piceno e fondatore dell’Università per la Pace presso la Regione Marche.
Alla scoperta dell’autore:
profilo biografico e traguardi accademici di don Fidelis
Nella prima parte della serata, dopo i saluti di rito, il dott. Giovanni Agostinelli, che ha moderato con competenza e simpatia l’appuntamento, ha tracciato un breve profilo biografico dell’autore.
In particolare sono state ricordate le origini nigeriane di don Udo e la sua brillante carriera: don Fidelis, infatti, possiede una solida formazione accademica in Filosofia e in Teologia, conseguita in Nigeria, oltre al Master in “Religion, Culture and Peace Studies”, ottenuto presso l’Università delle Nazioni Unite per la Pace (UPEACE) in Costa Rica, e al Dottorato con specializzazione in “Scienze della Pace e Cooperazione Internazionale”, conseguito presso la Pontificia Università Lateranense a Roma.
Il presbitero, che appartiene alla Diocesi Cattolica di Uyo, in Nigeria, ma attualmente presta il suo servizio pastorale nella parrocchia Santa Felicita in Colli del Tronto, nella Diocesi di Ascoli Piceno, è autore anche di altri libri, scritti in lingua inglese, tra i quali “One other Lesson for Our Salvation: The Kenosis of Christ” (2019), “Fruitfulness Beyond Sexual Eeproduction” (2022) e “The Cristian Models for Peacebuilding” (2023).
La pace come stile di vita:
i tre sentieri della misericordia, delle azioni concrete e della preghiera
La serata è entrata nel vivo nella seconda parte dell’appuntamento, quando sono state lette, interpretate e commentate alcune pericopi dell’opera. Tre i momenti più significativi a cui ha dato voce l’ottimo Gianluca Paliotti, che è riuscito a catturare l’attenzione del pubblico presente e ad interessarlo alle riflessioni dell’autore e al messaggio di speranza offerto dalle storie narrate.
Diventare figli della pace
Prima di tutto si è partiti con una conversazione profonda tra due generazioni, rappresentate da Loreto ed Alessia Paradisi, sul tema della pace. Un dialogo tra una nipote, che si interroga su quali possano essere semi fruttuosi di pace, e un nonno, che con la sua esperienza suggerisce modi concreti per costruire un mondo più giusto e sereno. Un confronto semplice, lucido, ma al contempo sagace, capace di cogliere l’essenza delle cose.
Tu sei l’aiuto!
A seguire è stata letta una storia di partecipazione alle opere di pace, un esempio concreto di come dalle situazioni di conflitto si possa uscire attraverso il dialogo e la cooperazione, offrendo modelli tangibili di come la pace possa essere coltivata e fatta crescere. La pace, infatti, non è solo l’assenza di guerra, ma un processo dinamico che richiede un impegno quotidiano a tutti i livelli, dalla politica alle relazioni personali.
La fiamma silenziosa
A chiudere la seconda parte della serata è stata la storia di “Elena e la fiamma silenziosa”, una storia di rivoluzione interiore per un’azione esteriore verso la pace. Secondo don Udo, infatti, la misericordia e le opere corporali che possiamo compiere, non sono efficaci, se non sono accompagnate da un cambiamento interiore profondo: occorre incarnare la pace, vivere la pace come un’identità personale. Solo così ogni piccola azione esteriore può contribuire a costruire un mondo più armonioso, in cui è possibile superare le reciproche diffidenze e coltivare l’empatia.
La genesi e la missione del libro:
un messaggio di speranza che diventa concreto
Nella terza ed ultima parte della serata, l’autore don Udo ha raccontato la genesi dell’opera e ipotizzato le prospettive che essa apre nella comunità del Piceno.
A dialogare con lui è stata Eleonora Cecconi, la quale, durante la conversazione vivace ed arguta, ha posto domande sulle sfide contemporanee e sulle possibili soluzioni per promuovere la cultura della pace. Sono stati toccati temi di importanza cruciale, come l’educazione alla pace, la gestione dei conflitti e il ruolo di ciascun cristiano nel promuovere il dialogo e la giustizia sociale.
Il dibattito si è chiuso con un messaggio di speranza e di impegno attivo. Tra i progetti possibili da portare avanti, infatti, don Fidelis ha menzionato la costituzione di un’associazione di volontari che si occupino di pace: “Ancora non esiste nulla dal punto di vista ufficiale, ma già i cuori delle persone sono pronti. Chiunque voglia unirsi al progetto, è il benvenuto!“.
Le conclusioni dell’incontro sono state affidate a don Mauro Servidei, parroco delle comunità di Santa Felicita e di San Giuseppe in Colli del Tronto, presso le quali don Udo presta attualmente il suo servizio pastorale. Don Servidei ha invitato i presenti ad accendere le loro candele dal cero pasquale e poi ha guidato la preghiera: un momento semplice, ma di grande impatto emotivo, che ha fatto comprendere ai presenti che ciascuno di loro può divenire fiammella di pace nel mondo.
La serata si è conclusa con il firmacopie dei libri da parte dell’autore e con un momento di convivialità.
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Pace o niente. Grazie a tutti. Abbiamo scritto insieme questa bella storia. Ne scriveremo di piu. Grazie caro Vescovo S.E.M. Gianpiero. Grazie don Mauro S. Grazie Carletta e il team dei giornaliati. Grazie il team che ha reso cosi bello l'evento. Grazie a tutti. Non dimenticare: La pace inizia con te.