Lettera aperta della rete di Trieste delle Marche
Nelle prossime elezioni regionali siamo chiamati a esercitare il nostro diritto e dovere di voto, un atto fondamentale per la democrazia e la responsabilità civica.
Come ci ha ricordato Papa Francesco a Trieste, non possiamo cedere all’indifferenza. La partecipazione alla vita pubblica, in particolare attraverso il voto, è un modo concreto per contribuire al bene comune. Il testo “Al cuore della democrazia. Contributi e riflessioni della 50ª Settimana Sociale dei Cattolici” ci invita a riflettere su come il nostro voto possa essere etico e consapevole. Votare non è solo un gesto politico, ma un atto che rispecchia i nostri valori più profondi. È un’occasione per proteggere gli ultimi e per orientare le scelte della nostra regione verso la giustizia sociale, la famiglia, la solidarietà e l’attenzione ai più vulnerabili. Dobbiamo interessarci alla politica perché è attraverso di essa che si prendono decisioni che influenzano la vita di ogni persona, specialmente quella dei poveri e degli emarginati. In un tempo segnato da sfiducia e disillusione, è facile cadere nell’apatia. Tuttavia, il cardinale Zuppi ci ha ribadito che la Chiesa è per la libertà di coscienza, non per l’indifferenza. La politica, pur con le sue criticità, rimane lo strumento attraverso cui possiamo raggiungere il “bene possibile”. Non dobbiamo cercare la perfezione, ma candidati e programmi che dimostrino competenza, coerenza etica e attenzione al nostro territorio. Il nostro compito è valutare i candidati e gli schieramenti non in base a logiche partitiche rigide, ma con un discernimento attento, optando per quelli che ci consentono di aderire il più fedelmente possibile ai valori che professiamo. Consapevoli che la politica è lo strumento per raggiungere il bene possibile, non la perfezione. Cerchiamo chi si impegna a riportare il “Paese vero” al centro dell’agenda politica, chi ha la capacità di affrontare i problemi concreti con lungimiranza e responsabilità.
La nostra scelta deve essere guidata dai valori del Vangelo e dall’impegno a costruire una società più giusta e solidale per tutti, a prescindere dal loro colore politico. La democrazia che oggi esercitiamo e che non vogliamo disperdere è il frutto di lotte e sacrifici che abbiamo il dovere di onorare proprio attraverso il voto. Partecipare al voto è un atto di coraggio che riafferma la nostra fiducia nella democrazia come bene fondamentale da preservare. È l’opportunità per dare il nostro contributo al futuro della nostra amata Regione Marche. La nostra partecipazione è un atto di amore per la polis.