SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sabato 20 Settembre, alle ore 19:00, la comunità parrocchiale di Sant’Antonio di Padova, in San Benedetto del Tronto, si è riunita per una Celebrazione Eucaristica di ringraziamento, durante la quale ha salutato padre Massimo Massimi e padre Roberto Brunelli, a cui sono stati assegnati altri incarichi, e per festeggiare il venticinquesimo anniversario di professione religiosa di frà Pierino Zingaretti e i 25 anni di ordinazione presbiterale di padre Roberto.
I tre religiosi appartengono all’Ordine dei Frati Minori Conventuali. Padre Massimo assumerà l’incarico di guardiano del convento di San Francesco a Foligno, padre Roberto raggiungerà il convento di San Francesco a Gubbio, mentre frà Pierino continuerà il suo servizio nella comunità sambenedettese.
Le parole del saluto
Durante l’omelia, sono emersi con forza l’affetto, la condivisione e la fede che hanno legato i religiosi alla comunità. Padre Massimo ha ricordato il significato profondo della vita consacrata:
«Partire è un po’ come morire. Quando si parte cambia tutto: viene meno la vicinanza quotidiana, il ritmo settimanale, la certezza di una presenza. Così anche la vita religiosa inizia con una morte simbolica: il giorno della nostra professione ci siamo stesi a terra, in segno di abbandono. Poi ci siamo rialzati, pellegrini e viandanti. È questo il senso della nostra vocazione: essere segno per il popolo, ricordare che siamo tutti in cammino verso la vera Patria».
Nelle sue parole, l’esperienza del distacco si intreccia al tema del desiderio:
«Il desiderio nasce da una mancanza e ci spinge a camminare, a non restare fermi. Non c’è pienezza in questo mondo, ma l’attesa della vita eterna, dove tutto sarà compiuto. La nostra ricchezza più grande non sono le cose, ma le relazioni, l’amicizia, la fraternità. Il nostro tesoro siete voi».
Un messaggio che ha lasciato un’impronta profonda nei presenti, trasformando la celebrazione in un momento di fede e di speranza condivisa.
Il ringraziamento della comunità
A nome della parrocchia, il professor Giancarlo Brandimarti ha espresso parole di gratitudine verso i tre religiosi:
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A frà Pierino, per il suo servizio silenzioso e discreto, sempre vicino ai confratelli malati e bisognosi.
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A padre Roberto, per l’impegno nella guida spirituale dei gruppi parrocchiali, per le sue omelie ricche di riferimenti ai santi e per la capacità di trasmettere la fede con semplicità francescana.
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A padre Massimo, per l’entusiasmo pastorale, per le tante iniziative che hanno coinvolto giovani e famiglie, per l’attenzione alla Caritas e agli ultimi, e per aver reso più accoglienti gli spazi della parrocchia.
Le parole del Consiglio Pastorale hanno sottolineato come ciascuno dei religiosi abbia lasciato un’impronta unica e preziosa, capace di arricchire la comunità:
«Il nostro tesoro siete voi. Vi ringraziamo per la pazienza, l’amicizia e il bene che ci avete donato. Il Signore vi custodisca e illumini ogni vostro passo nelle nuove realtà a cui siete chiamati».
Una comunità che resta unita
La celebrazione si è conclusa in un clima di commozione e gratitudine. Pur nella naturale tristezza del distacco, la comunità di Sant’Antonio da Padova resta unita ai suoi frati da un vincolo di fede e di affetto che va oltre le distanze.
Come ha ricordato padre Massimo nelle sue ultime parole da parroco:
«Le nostre strade ora si distanziano, ma non si dividono: i nostri cammini approderanno nello stesso posto. Coraggio e avanti!».