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Appello della Caritas di San Benedetto a giovani, insegnanti, famiglie ed educatori

DIOCESI – Pubblichiamo la lettera della Caritas della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto.

Uno Sguardo Diverso sulla Povertà Educativa

“Puoi svalutarmi nella storia con le tue amare, contorte bugie, puoi calpestarmi nella più fonda sporcizia, ma ancora, come la polvere, mi solleverò.” — Maya Angelou, “Still I rise”

Il 15 settembre è iniziata la scuola, un momento di fatica, ma anche di gioia per molti ragazzi che ritrovano compagni e insegnanti. La scuola è, come ha ricordato il nostro vescovo Gianpiero, lo spazio in cui si scopre la sapienza della vita, si coltivano i talenti e si avvia una perenne ricerca umana.

Tuttavia, la scuola ci mette di fronte a una delle povertà più preoccupanti: quella educativa. Troppi bambini e adolescenti vengono privati della possibilità di sviluppare appieno le proprie capacità. Non si tratta solo della mancanza di accesso all’istruzione, ma anche della privazione di opportunità di crescita legate a fattori come la povertà economica e il contesto sociale. Quante famiglie faticano a coprire i costi di libri, attività extrascolastiche o persino una connessione internet? Quanti studenti vivono in contesti familiari poco stimolanti?

“Porte di speranza” contro la rassegnazione

Mentre è più semplice rispondere al bisogno di cibo o vestiti, è molto più difficile intervenire dove mancano cultura e istruzione. Per combattere questa povertà, servono iniziative che migliorino la qualità dell’insegnamento, sostengano i “patti educativi” e supportino le famiglie.

È proprio su queste sfide che vogliamo riflettere, aprendo una “Porta di speranza”, come suggerito dal nostro vescovo Gianpiero nella sua lettera pastorale “Pellegrini di speranza”. L’invito è a individuare le situazioni di rassegnazione nel nostro territorio e a organizzare eventi che siano un annuncio concreto di speranza, mostrando “buone pratiche” e gesti credibili che possano ispirare e coinvolgere.

I Laboratori Didattici Solidali della Caritas

La Caritas diocesana è già attiva con il progetto “Laboratori didattici solidali”, sostenuto grazie all’8xmille. Il cuore del progetto sono i sei Centri di socializzazione e supporto didattico aperti in altrettante parrocchie. La partecipazione è gratuita e le attività sono condotte da volontari — ex insegnanti, genitori, educatori — aperti due o tre volte a settimana. La nostra intenzione è di diffondere queste iniziative, valorizzando le competenze dei molti insegnanti in pensione e l’entusiasmo dei giovani studenti.

Il mondo sta migliorando: credere per agire

È necessario uno sguardo diverso sulla realtà, come ci ricorda Nicolò Govoni nel suo libro “Un mondo possibile”. Egli scrive: “Ecco la verità piuttosto sovversiva: il mondo sta migliorando. Se la tua prima reazione è storcere il naso… è perché sei stato condizionato a credere che stia andando tutto a rotoli. Ebbene sì, l’insoddisfazione vende…. Ciò nonostante, il mondo sta diventando un luogo migliore, e questo è un dato di fatto. Le statistiche parlano chiaro. L’esperienza ancora di più…. E’ sperimentando la realtà direttamente, e non filtrata da arringhe politiche e sensazionalismi giornalistici, che mi sono convinto del contrario: un futuro migliore non solo è possibile, ma si sta già concretizzando. E ognuno di noi può farne parte!”

Govoni, a soli 25 anni, ha fondato l’organizzazione umanitaria “Still I Rise”, che prende il nome dalla poesia di Maya Angelou. L’associazione offre istruzione gratuita a bambini profughi in diverse parti del mondo, dimostrando che un futuro migliore è non solo possibile, ma si sta già concretizzando.

Anche noi possiamo fare la nostra parte! Vorremmo coinvolgere giovani, insegnanti, famiglie ed educatori in momenti di riflessione e confronto, con proposte operative concrete. Proponiamo una serie di iniziative che si terranno dalla Giornata Mondiale dei Poveri fino a Natale. Il mondo si può cambiare con l’educazione. Presto pubblicheremo un programma dettagliato.

Redazione: