“Il dolore non deve generare violenza; la violenza non è l’ultima parola, perché viene vinta dall’amore che sa perdonare”. Ad assicurarlo è stato il Papa, nell’omelia della veglia del Giubileo della consolazione, presieduta nella basilica di San Pietro.

“Quale liberazione più grande possiamo sperare di raggiungere, se non quella che proviene dal perdono, che per grazia può aprire il cuore nonostante abbia subito ogni sorta di brutalità?”, si è chiesto Leone, che ha spiegato: “La violenza patita non può essere cancellata, ma il perdono concesso a quanti l’hanno generata è un’anticipazione sulla terra del Regno di Dio, è il frutto della sua azione che pone termine al male e stabilisce la giustizia. La redenzione è misericordia e può rendere migliore il nostro futuro, mentre ancora attendiamo il ritorno del Signore. Lui solo asciugherà ogni lacrima e aprirà il libro della storia consentendoci di leggere le pagine che oggi non possiamo giustificare né comprendere”.

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