“Siamo profondamente preoccupati per la popolazione colpita dal terremoto di magnitudo 6.0 che nella notte di ieri ha devastato diverse aree del nord-est dell’Afghanistan, in particolare la provincia di Kunar”. Lo ha dichiarato ha dichiarato Fabio Checcacci, rappresentante Paese Afghanistan di WeWorld.
“Insieme ai nostri partner locali, stiamo valutando i bisogni più urgenti per avviare una prima risposta all’emergenza e garantire interventi salvavita. Tra le priorità: la distribuzione di beni essenziali come acqua, cibo, coperte e kit igienici, indispensabili per dare un sostegno immediato alle persone colpite”, ha spiegato, ricordando che “l’Afghanistan vive da anni una condizione di estrema fragilità. Ai frequenti disastri naturali – inondazioni, siccità, terremoti – si somma una cronica insicurezza alimentare, aggravata dal ritorno dei Talebani nel 2021. Proprio per questo WeWorld è tornata nel Paese nell’agosto di quell’anno, con l’obiettivo di garantire una presenza stabile e un supporto continuativo. Il nostro lavoro si concentra sulla sicurezza alimentare, sui mezzi di sussistenza e sulla riduzione del rischio legato ai disastri naturali, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili: famiglie con donne come capofamiglia, bambini e bambine, persone con disabilità, sfollati interni e rimpatriati. In questo momento di fragilità ci preoccupa in modo particolare la condizione di bambine e donne, che in Afghanistan sono sempre più esposte a vulnerabilità e discriminazioni”.
Già a ottobre 2023, dopo i tre terremoti che hanno colpito la provincia di Herat, “siamo intervenuti fornendo assistenza in denaro, rifugi di emergenza, coperte pesanti e abiti invernali alle famiglie esposte a condizioni climatiche estreme. Oggi, di fronte a questa nuova emergenza, stiamo concentrando gli sforzi nelle aree rurali più isolate, dove l’accesso è difficile e i soccorsi faticano ad arrivare. È proprio lì che la nostra presenza può fare la differenza”. “Il nostro obiettivo – ha concluso Checcacci – è fornire un sostegno concreto e tempestivo, affinché nessuno venga lasciato solo in un momento tanto drammatico”.