“Tre sono le indicazioni che Papa Leone XIV ha offerto in apertura del Capitolo generale degli Agostiniani.

La prima riguarda l’ascolto: un ascolto di Dio e dei fratelli, che non è semplice tecnica di comunicazione ma disposizione interiore a lasciarsi plasmare dallo Spirito. Il Pontefice ha ricordato che un Capitolo generale non è soltanto programmazione o strategia, ma innanzitutto apertura alla voce di Dio che parla attraverso i fratelli”.

Lo dice al Sir padre Pasquale Cormio, rettore della Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio e priore della Comunità agostiniana a Roma, a margine della celebrazione presieduta ieri dal Papa nella basilica per l’apertura del 188° Capitolo generale dell’Ordine.

Il religioso aggiunge: “La seconda indicazione è l’umiltà. Solo chi è umile può davvero ascoltare. L’umiltà permette di riconoscere che nessuno possiede tutte le risposte, che occorre avvalersi dell’aiuto degli altri, che i progetti diventano autentico bene solo se condivisi. Essa apre al dialogo, dispone a un ascolto fiducioso delle posizioni altrui e consente di verificare le proprie convinzioni nella comunione ecclesiale, dove ogni membro è animato dallo Spirito”.

Infine, la terza consegna: “L’unità, tanto cara a sant’Agostino e presente anche nello stemma pontificio con il motto ‘In illo uno unum: in Cristo uno solo’ noi possiamo essere una cosa sola. Il Capitolo generale deve fondarsi sul bene dell’unità e sul desiderio di lavorare per il bene comune. Ogni proposta deve servire a rinsaldare il vincolo della comunione fraterna, perché l’unità è segno dell’azione dello Spirito, mentre la divisione manifesta la sua assenza”.

Padre Cormio conclude ringraziando il Pontefice “per aver indicato queste tre disposizioni del cuore, che ci aiutano a riconoscere nel Capitolo generale un vero evento dello Spirito e non soltanto il frutto di decisioni umane”.

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