Le elezioni generali tenutesi Domenica 17 Agosto 2025 aprono “un nuovo capitolo nella storia politica del Paese”. Lo afferma la Conferenza episcopale boliviana (Ceb), in un comunicato presentato Lunedì, nel corso di una conferenza stampa.
“Esortiamo tutto il popolo boliviano a continuare a informarsi con responsabilità sulle proposte di ciascun candidato in questa nuova fase elettorale, affinché anche il secondo turno si svolga all’insegna della trasparenza, del rispetto e della serenità, promuovendo la fiducia di tutti i cittadini nel processo democratico”, l’auspicio dei vescovi in vista del ballottaggio del 19 Ottobre, che vedrà confrontarsi il centrista Rodrigo Paz e il candidato della destra, Jorge Quiroga, dopo vent’anni di quasi ininterrotta egemonia della sinistra.
Qualche preoccupazione per eventuali proteste che potrebbero arrivare dai fedelissimi dell’ex presidente Evo Morales, che aveva invitato a partecipare al voto, annullando la scheda. I voti nulli, Domenica scorsa, hanno raggiunto circa il 20 per cento dei suffragi.
“L’impegno democratico, la speranza e la responsabilità del popolo boliviano, che ha vissuto una vera e propria festa civica, caratterizzata dal rispetto e dalla volontà di decidere il futuro del Paese, devono caratterizzare il cammino da percorrere – il parere dell’episcopato, nella nota letta dal segretario generale, mons. Giovani Arana, vescovo di El Alto -. Accogliamo con speranza i risultati elettorali che aprono un nuovo capitolo nella storia politica del Paese. Riteniamo che questa giornata abbia dato voce a tutti i boliviani che lottano e desiderano cambiamenti significativi per la Bolivia”.
La Ceb ha particolarmente apprezzato il lavoro del Tribunale supremo elettorale, delle missioni di osservazione nazionali e internazionali e delle organizzazioni che hanno contribuito affinché il voto si svolgesse “nel quadro della fiducia e del rispetto della volontà» del popolo boliviano”.