(Foto Caritas Italiana)

Mentre la guerra, dopo tre anni e mezzo, non si placa, prosegue nell’estate 2025 il progetto di accoglienza estiva “È più bello insieme”, promosso da Caritas Italiana (con il sostegno e la promozione della Conferenza Episcopale Italiana), in collaborazione con Caritas Ukraine e Caritas Spes (le due Caritas nazionali ucraine), l’Ambasciata d’Ucraina presso la Santa Sede, la Nunziatura Apostolica in Ucraina tante diocesi italiane, le Acli e una rete sempre più ampia di realtà ecclesiali e associative sul territorio. In un comunicato diffuso oggi, Caritas italiana spiega che il progetto è nato nel 2022 come risposta concreta alla tragedia della guerra in Ucraina ed ha permesso negli anni l’arrivo in Italia di centinaia di minori, offrendo loro settimane di sollievo, serenità e incontro fraterno in contesti di accoglienza sicura. Anche in questi ultimi mesi estivi, l’impegno si rinnova nel segno della continuità, con il coinvolgimento di ulteriori 230 bambini e ragazzi ucraini, accolti in cinque percorsi distinti, in varie regioni del Paese.

Accoglienza dei ragazzi ucraini a Jesi (Foto Caritas italiana)

Dal 27 luglio al 7 agosto, 75 minori (50 accompagnati da Caritas Ukraine, 25 da Caritas Spes) sono ospitati a Formazza (VB), in Piemonte, presso una struttura messa a disposizione dalle ACLI, in un contesto di montagna che favorisce il riposo e la socializzazione. Sempre dal 27 luglio al 7 agosto, 25 minori provenienti da Caritas Spes partecipano all’accoglienza a Sondrio, promossa dalla Caritas di Como, tra laboratori, momenti ludici e attività in natura. Dal 28 luglio al 9 agosto, 50 minori segnalati da Caritas Ukraine sono accolti a Comacchio (FE), dove la Caritas di Ferrara ha organizzato un percorso di vacanza e formazione, con il coinvolgimento di operatori, volontari e famiglie del territorio. Un ulteriore gruppo di 50 minori, segnalati dall’Ambasciata d’Ucraina presso la Santa Sede, sarà ospitato a Castel Volturno (CE), dal 1° al 15 agosto, grazie all’impegno della Caritas di Capua. Infine, dal 4 al 24 agosto, 35 minori ucraini vivranno un’esperienza di accoglienza presso famiglie italiane in otto regioni (Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Molise, Abruzzo e Campania). Le 31 famiglie coinvolte sono state individuate con il supporto dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia, Famiglie per l’Accoglienza e il Forum Nazionale delle Associazioni Familiari.

“’È più bello insieme’ – scrive Caritas non è solo un nome, ma un’intuizione che diventa realtà concreta ogni volta che la pace trova spazio nella semplicità di un gioco, in un pasto condiviso o in un momento di ascolto reciproco. L’accoglienza continua sempre più ad essere un’esperienza trasformativa sia per i bambini ucraini che per le comunità italiane coinvolte, chiamate ad aprirsi all’incontro, alla cura e alla fraternità”. I ragazzi ucraini con i loro accompagnatori si erano incontrati con papa Leone XIV lo scorso 3 luglio. Il progetto si inserisce in un percorso più ampio, che Caritas Italiana porta avanti fin dall’inizio della guerra, al fianco della popolazione ucraina, dentro e fuori i confini nazionali. L’accoglienza estiva ne è una delle espressioni più immediate e generative, capace di costruire ponti anche nelle ferite della storia.

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