SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è svolta ieri, 31 Luglio 2025, a San Benedetto del Tronto, la solenne cerimonia del passaggio di consegne al comando della Capitaneria di Porto tra il Capitano di Fregata (CP) Alessandra Di Maglio ed il Comandante subentrante, Capitano di Fregata (CP) Giuseppe Quattrocchi.
La cerimonia, tenutasi alla presenza delle numerose autorità civili, militari e religiose, ha registrato la partecipazione del Sig. Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone, e del Direttore Marittimo delle Marche, Ammiraglio Ispettore (CP) Vincenzo Vitale, a testimonianza dell’importanza dell’evento e del riconoscimento per il servizio svolto.
Presenti anche: Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche; Sergio Loggi, presidente della Provincia di Ascoli Piceno; Antonio Spazzafumo, sindaco della città di San Benedetto del Tronto.
Il Capitano di Fregata Alessandra Di Maglio lascia il comando dopo circa tre anni di intenso lavoro e dedizione, durante il quale ha guidato uomini e donne della Capitaneria di porto con professionalità ed impegno, garantendo la salvaguardia della vita umana in mare, la vigilanza lungo la filiera ittica nonché la sicurezza della navigazione e la tutela dell’ambiente marino e costiero. Il Comandante Di Maglio, prima ed unica donna finora al comando della Capitaneria sambenedettese – unanimemente riconosciuta all’interno ed all’esterno per la lealtà guadagnata e mai pretesa – nel suo discorso di commiato, carico di pathos, nel ringraziare tutto il personale per la preziosa collaborazione e per il supporto ricevuto, ha dichiarato: “Lascio un incarico che mi ha dato molto, sia professionalmente che umanamente. Sono grata a tutti coloro che mi hanno supportato in questi anni e sono certa che il Comandante Quattrocchi saprà proseguire almeno con eguale dedizione il percorso intrapreso“.
Dopo aver ringraziato tutte le alte autorità militari presenti, il Capitano Alessandra Di Maglio ha speso parole di gratitudine anche nei confronti delle autorità civili, a partire dal Sindaco di San Benedetto del Tronto Antonio Sfazzafumo, con il quale ha stretto sin da subito “un rapporto personale di stima e di amicizia“. Ha detto: “Insediati nei rispettivi ruoli, a distanza di circa un anno l’una dall’altro, abbiamo, nostro malgrado, dovuto condividere in questi tre anni cosa significa essere alla guida di un’istituzione. Il ruolo del Comandante, come quello del Sindaco, comporta l’assunzione di notevoli responsabilità, perché ogni decisione presa si ripercuote inevitabilmente sul territorio e sulla vita di molti. Per le materie di reciproco interesse, abbiamo operato sempre con l’obiettivo di servire il bene comune e il rispetto delle norme e della legalità. Per questo rivolgo a lei, Signor Sindaco, un ringraziamento particolare per aver condiviso sempre apertamente la nostra visione”.
Un pensiero è andato anche agli altri sindaci presenti, in particolare ad Alessandro Lucciarini De Vincenzi, primo cittadino di Ripatransone, che, “pur non essendo un Comune affacciato sul mare, con la sua sensibilità verso i temi della cultura del mare e della tutela ambientale, ha aperto il suo uditorio alla Guardia Costiera”.
La Comandante Di Maglio ha poi rivolto un saluto speciale ai pescatori, “che rappresentano un settore fondamentale per l’economia di questo territorio, oggi in forte difficoltà. Cari pescatori – ha detto -, facendo il comando qui a San Benedetto del Tronto, ho scoperto che siete ormai famosi e conosciuti in tutta Italia. La vostra attenzione all’ambiente marino, attraverso la campagna di raccolta della plastica, ha cambiato l’immagine o l’idea che in Italia si aveva del pescatore. Non più un soggetto che depreda l’ambiente, ma un professionista che lo rispetta, perché sul mare vive e lavora”.
Parole che hanno fatto molto piacere a don Giuseppe Giudici, direttore dell’Ufficio diocesano dell’Apostolato del Mare, che più volte ha incontrato papa Francesco insieme ai suoi pescatori e che ieri era presente alla cerimonia di avvicendamento dei due Comandanti.
Il Capitano Di Maglio ha infine affidato al nuovo comandante Quattrocchi i suoi marinai, complimentandosi con lui per il nuovo incarico: “Ti passo in consegna la cosa più preziosa che ha reso unica questa Capitaneria di Porto: i miei marinai. A te vanno le più sincere congratulazioni per il prestigioso incarico che stai per assumere e per il tuo gradito ritorno nelle Marche”. “Auguro il meglio per il Porto di San Benedetto del Tronto, per la città e per i suoi cittadini – ha concluso visibilmente emozionata -. Viva la Marina Militare, viva la Guardia Costiera, viva la Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto”.
Al termine della cerimonia, ai nostri microfoni, il sindaco della Città di San Benedetto del Tronto, Antonio Spazzafumo, ha dichiarato: “Con la Comandante Di Maglio abbiamo condiviso tre anni di intenso lavoro. Mi ha fatto quindi molto piacere che mi abbia menzionato nel suo discorso di saluto, in quanto le attività difficili ma anche belle che abbiamo affrontato, sono state parecchie e tutte sono state chiuse con ottimi risultati. La ringrazio per quello che ha fatto per la nostra città. Il fatto che abbia deciso di mettere radici nella nostra città, nonostante il trasferimento, significa che la sua esperienza qui a San Benedetto sia stata molto positiva. Sarà pertanto un piacere incontrarla per le vie della città”.
Parole di stima ed apprezzamento sono giunte anche dal sindaco Alessandro Lucciarini De Vincenzi: “È stato un piacere ricevere i ringraziamenti della Comandante Di Maglio. In questi tre anni, in cui lei ha avuto il Comando della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto, c’è stata una fattiva collaborazione tra lei e la nostra comunità, in primis con il nostro parroco don Nicola Spinozzi, che è il cappellano militare, ma anche con l’Amministrazione Comunale, sia in occasione della ricorrenza del IV Novembre, sia in occasione di altre attività realizzate presso il nostro Teatro Mercantini. Ricordo, ad esempio, che per la Giornata Mondiale del Mare abbiamo coinvolto gli uomini e le donne della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto insieme alle unità cinofile per parlare del mare e della salvaguardia della sua bellezza ad una platea del tutto eccezionale: quella degli studenti della nostra città e dei territori limitrofi”.
Il Capitano di Fregata Giuseppe Quattrocchi, che ha assunto il nuovo incarico, giunge a San Benedetto del Tronto dopo aver prestato servizio presso il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, con l’obiettivo di proseguire l’ottimo lavoro svolto dal suo predecessore, mettendo a disposizione la sua esperienza e le sue competenze per la salvaguardia degli interessi marittimi della giurisdizione di San Benedetto del Tronto. “Assumo il Comando di questa Capitaneria alla vigilia dei 50 anni dalla sua nascita e nell’anno in cui il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera celebra i 160 anni dall’istituzione – ha commentato il Comandante Quattrocchi –. Oltre ad essere per me un forte motivo di orgoglio, questo incarico è anche una grande responsabilità! Sono pronto a mettere le mie energie al servizio di questa comunità e mi impegnerò a svolgere con senso del dovere e dedizione il nuovo incarico“.
Sollecitato dalle nostre domande, il nuovo Comandante Quattrocchi, ha rivolto un pensiero anche ai pescatori : “Come Comandante della Capitaneria di Porto, i pescatori sono sempre nel mio cuore, perché la loro è un’attività importante per l’economia del territorio, spesso faticosa e a volte anche rischiosa. Per questo motivo c’è un legame stretto tra la Marineria e la fede: i nostri pescatori e marinai e anche le loro famiglie, infatti, si affidano alla preghiera, affinché possano svolgere un’attività il più possibile sicura e pescosa, chiaramente sempre nel rispetto delle norme del mare. Colgo l’occasione per ricordare che lo sforzo di pesca deve essere adeguato e commisurato alla disponibilità della risorsa. Oggi – ahimè – nei mercati italiani i due terzi del prodotto sono di importazione. Dunque è importante anche preservare questa professione, così da tutelare il made in Italy che riguarda anche il prodotto ittico. Infine, oltre all’ottimo lavoro che svolgono nell’ambito della pesca, i nostri pescatori, come ha ricordato la Comandante Di Maglio, sono ormai celebri anche per la raccolta dei rifiuti in mare, in particolare della plastica, un’attività che contribuisce a ripulire i nostri fondali e che tanto è stata apprezzata da papa Francesco, il quale l’ha più volte citata come esempio virtuoso di cura del Creato”.
Foto di Emanuele Santori, Nicola Rosetti e Carletta Di Blasio