Giubileo dei giovani. Luis da Mostoles a Corviale: “Un’esperienza di fede che ci fa vivere l’universalità della Chiesa”

Di Mauro Monti

In questa fine di luglio, in occasione del Giubileo dei giovani, Roma è stata invasa da centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi provenienti da tutto il mondo. Le strade del centro storico vengono animate dalla loro esuberanza, allegria e voglia di stare insieme, in cammino, gli uni insieme agli altri, in preghiera, attraversando le Porte Sante di questo Giubileo e partecipando a messe, catechesi e adorazioni eucaristiche. Ma non solo il centro è stato interessato da questa grande partecipazione di vitalità: le parrocchie della diocesi di Roma si sono messe a disposizione per ospitare questi ragazzi, improvvisando dormitori dove fino a pochi giorni fa c’erano solo saloni e stanze del catechismo. Un gruppo di giovani, provenienti dalla Spagna sono stati ospitati anche nella parrocchia di San Paolo della Croce, a Corviale. Arrivano da Móstoles, comune dell’area metropolitana di Madrid, sono quaranta, con 8 seminaristi e due sacerdoti. Fanno parte di un gruppo più numeroso di 300 ragazzi e sette sacerdoti, distribuiti in altre due parrocchie della zona.

Luis è un giovane seminarista diocesano, ha 19 anni ed è entrato in seminario lo scorso ottobre.“La mia chiamata – ci racconta – è arrivata nel 2023 a Lisbona durante la Gmg con Papa Francesco. Era un evento come questo di Roma. Frequentavo la parrocchia da due anni e lì a Lisbona ho sentito che Dio mi stava chiamando ed è stato semplice rispondere, volevo solo quello. Allora come adesso, è bello vivere insieme ad altri ragazzi questa esperienza di fede, sentire l’universalità della Chiesa, tante lingue, tanti volti, tante esperienze. Quello che ricordo meglio di quella Gmg è stata l’unione della Chiesa”.I genitori di Luis, alla notizia della volontà del figlio di intraprendere il cammino in seminario, hanno capito e non si sono opposti: “Se tu vuoi questo – mi hanno detto – anche noi vogliamo questo”.

Da Papa Francesco a Papa Leone XIV, da Lisbona a Roma, per proseguire il cammino vocazionale e rafforzarlo insieme a centinaia di migliaia di ragazzi.

“Abbiamo affrontato questo viaggio – racconta ancora Luis – in pullman, toccando diversi santuari: il Sacro Cuore di Gesù a Paray-le-Monial, in Francia, legato a Santa Margherita Maria Alacoque, poi il Santuario del Santo Curato d’Ars ad Ars-sur-Formans, vicino a Lione, e Torino sulle tracce di San Giovanni Bosco, San Domenico Savio, Santa Maria Domenica Mazzarello. Tornando in Spagna, andremo nei luoghi di Padre Pio, Assisi e poi Lourdes”.

Un percorso, insomma, guidato dai Santi, una testimonianza forte che riveste una grande importanza anche nei giovani di oggi.“Vogliamo che i giovani – aggiunge Luis – conoscano questi santi, il loro amore per la Chiesa e per Dio. Tutti questi santi sono testimoni visibili della chiamata di Dio”.

“Viviamo tutti l’attesa per la veglia con il Papa – continua Luis – è un momento speciale, nella mia esperienza della veglia di Lisbona con Papa Francesco, le parole del Santo Padre hanno toccato il mio cuore ma c’è stato un momento in particolare che mi ha colpito più di tutti: quello dell’adorazione, eravamo centinaia di migliaia ma in quel momento, davanti al Santissimo, eravamo tutti in silenzio”.

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