La Cattedrale di Ascoli torna alla sua antica bellezza, Di Flavio: “Entro Natale la conclusione dei lavori”

Di Anna Marcozzi

DIOCESI – Proseguono a ritmo serrato i lavori di restauro e consolidamento strutturale della Cattedrale di Ascoli Piceno, con l’obiettivo – ambizioso ma concreto – di riaprire integralmente l’edificio entro Natale. In vista della festa del Patrono Sant’Emidio, si è già riusciti a rendere accessibili le tre navate principali, grazie a un intervento rapido ed efficace, nonostante le difficoltà tecniche ed economiche affrontate.

Lo conferma l’arch. Daniele Di Flavio, direttore dei lavori, il quale sottolinea come l’intervento sia stato reso particolarmente complesso dalla vastità dell’edificio e da una sottostima iniziale dei costi:
“Il finanziamento iniziale, pari a un milione di euro, si è rivelato insufficiente rispetto alla reale entità degli interventi necessari. La Cattedrale si estende per oltre 1.500 metri quadrati e non subiva lavori strutturali importanti dai primi del Novecento. Le stime iniziali non avevano considerato i costi ingenti delle impalcature, indispensabili per operare a oltre 17 metri di altezza.”

Nonostante le difficoltà, i danni riscontrati sono stati in linea con le previsioni: piccole lesioni alle volte e infiltrazioni causate da precedenti interventi mal eseguiti, specialmente tra gli anni ’70 e ’90.
“Le coperture laterali sono state completamente rifatte, tutte le volte sono state rinforzate con fibre di basalto, un materiale tecnico che offre resistenza e flessibilità. Le volte, risalenti al 1480, si sono rivelate una sorpresa: costruite con uno spessore sottilissimo e un raggio di oltre 17 metri, con una tecnica a un solo mattone.”

Uno degli ostacoli maggiori è stato il rifacimento errato del tetto nel secolo scorso, che ha danneggiato parte delle volte per l’inserimento di travi sovradimensionate. Inoltre, l’intervento ha incluso il consolidamento degli affreschi nella parte inferiore della Cattedrale, mentre nella zona superiore si è dovuto lavorare con urgenza per rendere nuovamente fruibile l’edificio senza chiuderlo completamente.
“Non abbiamo mai interrotto l’accesso alla Cattedrale – precisa Di Flavio –. Abbiamo installato impalcature speciali che hanno garantito la sicurezza e la continuità della fruizione, pur comportando spese aggiuntive. Ringraziamo l’Ufficio della Curia per il grande lavoro svolto nel reperire i fondi necessari.”

Attualmente i lavori stanno proseguendo sulla cupola, che sarà rinforzata e incatenata per contrastare le spinte laterali. Sarà anche cerchiata esternamente per una maggiore stabilità.
“La cupola è la parte più antica della Cattedrale – prosegue Di Flavio –: risale all’anno Mille. Tutto il resto dell’edificio è frutto di modifiche successive. Stiamo ultimando anche la ricostruzione del pinnacolo, crollato durante il sisma: sembrava mancassero 30-40 cm, invece si trattava di oltre un metro di struttura.”

Sono stati terminati i lavori nella cripta e nel cimitero ipogeo, che sarà presto riaperto al pubblico, aggiungendo un ulteriore tassello alla valorizzazione complessiva della Cattedrale.

Se tutto procederà secondo i tempi previsti, l’intero complesso potrà essere riaperto entro il prossimo Natale, restituendo alla comunità e ai visitatori un patrimonio storico, artistico e spirituale di straordinario valore.

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