FOTO Ascoli, iniziati i festeggiamenti in onore di Sant’Emidio. Don Luigi Nardi: “Siate cercatori e portatori di speranza!”

di Anna Marcozzi, ringraziamo per alcune foto la ditta Gaspari

ASCOLI PICENO – Sono ufficialmente iniziati i festeggiamenti in onore di Sant’Emidio, co-patrono della città di Ascoli Piceno insieme alla Madonna delle Grazie, con la tradizionale Celebrazione Eucaristica e le cerimonie civili che hanno riunito cittadini e autorità nel cuore del capoluogo piceno. Il 26 Luglio 2025, giorno in cui la Chiesa celebra la memoria liturgica dei Santi Gioacchino ed Anna, come da tradizione, ha rappresentato un momento di grande partecipazione per la comunità.
A presiedere la Santa Messa è stato il parroco della Cattedrale, don Luigi Nardi. Presente anche il primo cittadino di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti.

La ricorrenza ha preso il via nel pomeriggio, annunciata dallo sparo di colpi scuri a ripetizione al suono delle campane della Cattedrale. A seguire l’omaggio alla tomba di Sant’Emidio, con l’ingresso delle bande musicali di Ascoli Piceno, Appignano del Tronto, Venagrande e Corpo Bandistico Giovanile Piceno.

“Quest’anno la celebrazione dell’omaggio delle bande acquista un rilievo particolare, perché coincide con la riapertura della chiesa dopo i lavori di restauro. Per la precisione non è proprio una riapertura completa, ma la parte principale è di nuovo disponibile ai fedeli – dichiara il parroco della Cattedrale don Luigi Nardi -. Abbiamo sottolineato che è un regalo di Sant’Emidio, perché dopo i 9 anni che sono passati dal terremoto e dopo che il soffitto del Duomo è rimasto coperto dalle reti per tutto questo tempo, finalmente possiamo citare la celebre frase ‘E quindi uscimmo a riveder le stelle’ di Dante Alighieri“.

Durante l’omelia il parroco ha portato i saluti e la benedizione del Vescovo Palmieri, poi ha illustrato tutti gli interventi effettuati in Cattedrale per permettere la riapertura dell’edificio sacro ad un numero maggiori di fedeli proprio in occasione dei festeggiamenti del patrono: dal tetto completamente messo in sicurezza, alla volta liberata dalle reti che rendevano poco visibili i magnifici affreschi, fino ad arrivare al restauro del portone del ‘500. Ha anche spiegato che molti lavori devono essere ultimati, come il presbiterio, l’abside e la cupola con gli affreschi, tutti interventi che dovrebbero terminare per la fine dell’anno.

Commentando il Vangelo letto durante la celebrazione, don Nardi ha sottolineato che in questo anno del Giubileo siamo chiamati ad essere pellegrini di speranza, proprio come lo è stato Sant’Emidio per noi, ed è dall’amore di Dio che nasce la nostra speranza.
“È una sfida – ha proseguito don Luigi -, ci mette in gioco, ci chiede una risposta e ci fa una promessa. In questa festa vi chiedo di mettere al centro la dimensione spirituale, di riscoprire il rapporto con Gesù, di essere cercatori di speranza e poi di diventare portatori di speranza. Se riusciremo a farlo, sarà una festa bellissima! Lo auguro a me e a tutti voi!”.

La celebrazione si è conclusa con una preghiera scritta dal vescovo, dopo la quale il parroco ha impartito la solenne benedizione con il braccio contenente la reliquia del Santo patrono.

Terminata la Messa, le bande hanno reso  un omaggio a Sant’Emidio, intonando l’inno a lui dedicato.

Commentando infine i prossimi appuntamenti, don Nardi ha affermato: “Per me è una grande emozione. Prima di tutto per questa riapertura e poi soprattutto perché iniziano dei giorni importanti in un’ottica cristiana e religiosa: festeggiamo il nostro Patrono, colui che ha portato la fede in Ascoli. Per noi è un momento importante da un punto di vista della fede. Quest’anno il nostro cammino si arricchisce del tema che stiamo vivendo, ovvero quello della speranza. Papa Francesco ha infatti voluto che ci fosse il Giubileo della speranza. E allora l’invito e l’augurio per tutti noi – come ha ripetuto il nostro vescovo – è di tenere alta e viva la fiamma della speranza. Questo è l’augurio che ci facciamo reciprocamente e che io faccio a tutti”.