Ascoli Piceno, opera con simboli massonici in piazza? Tutte le dichiarazioni dei protagonisti

ASCOLI PICENO – È stata rimossa, in Ascoli Piceno, l’opera dell’artigiano Lavinio Velenosi, installata per la rassegna “Travertino diVino”.
A prendere la decisione sono stati gli organizzatori dell’evento, a seguito di una doppia segnalazione: quella dei Frati Minori Conventuali del convento San Francesco, che hanno contestato la presenza di numerosi simboli massonici, e quella dei Vigili Urbani, che hanno contestato la collocazione dell’opera in un punto non autorizzato.

La Comandante della Polizia Locale, nonché dirigente del servizio eventi, Patrizia Celani, dichiara: “In qualità di Comandante della Polizia Locale, ho richiesto personalmente agli organizzatori dell’evento ‘Travertino diVino’ di rimuovere l’installazione ubicata tra la Loggia dei Mercanti e il sagrato della chiesa San Francesco, in quanto tali spazi erano stati assegnati all’associazione ‘Azzurro Ascoli’ per l’evento dedicato all’Aeronautica Militare in programma negli stessi giorni, che prevedeva l’utilizzo quegli spazi – loggiato e sagrato – per altre installazioni di competenza, quali maxi schermo e gazebo. Ho quindi invitato gli organizzatori della rassegna ‘Travertino diVino’ a collocare la loro opera all’interno degli spazi concessi al loro evento, come previsto dai rispettivi piani d sicurezza presentati da entrambe le associazioni ed esaminati in precedenza in conferenze di servizio“.

Antonio Bachetti, presidente dell’associazione “Village Eventi” che si occupa dell’organizzazione della rassegna, dichiara: “Al di là della collocazione dell’opera, che avremmo eventualmente dovuto spostare e posizionare in un altro punto, in Piazza del Popolo, quando padre Danilo Marinelli ci ha fatto notare i simboli che richiamano alla Massoneria, siamo stati costretti a prendere una decisione drastica, ovvero la rimozione del portale realizzata dall’artigiano Velenosi. Sull’opera, infatti, accanto ai simboli di dubbia interpretazione, c’era anche una doppia C incrociata, che significa ‘Cave Cappotti’ e che rappresenta il logo dell’azienda Cappotti che ha fornito il travertino per la rassegna. Dal momento che la fornitura del materiale è avvenuta in maniera del tutto gratuita, non ci sembrava proprio il caso che il nome dell’azienda e quello di noi organizzatori venissero accostati alla Massoneria, che invece è qualcosa di molto lontano dai nostri valori e che non ci appartiene. Nel dubbio, perciò, abbiamo provveduto a far rimuovere immediatamente l’opera di Velenosi“.

Gino Cappotti, titolare dell’industria “Cave Cappotti s.r.l.”, afferma: “Personalmente non so cosa dire. Mi sono fidato di quanto detto dall’artigiano Velenosi in merito alla spiegazione del significato della sua opera, il quale mi aveva chiesto di poter mettere sul portale realizzato il nostro simbolo, la doppia C incrociata, per ringraziarci di aver fornito gratuitamente il travertino. Io gli avevo dato il permesso, perché non avevo riconosciuto nei disegni realizzati dei simboli massonici, ma solo degli strumenti utilizzati per le costruzioni, settore per il quale lavoro. Tuttavia, di fronte alle spiegazioni che mi sono state date successivamente all’installazione del portale, sia dagli organizzatori sia dal frate, ho provveduto a rimuovere l’opera: così come gratuitamente l’avevo posata, altrettanto gratuitamente l’ho rimossa”.

Padre Danilo Marinelli, superiore del convento San Francesco, racconta: “Lunedì 21 Luglio, in preparazione alla rassegna “Travertino diVino”, erano state allestite numerose realizzazioni artistiche in piazza del Popolo. Tra tutte le opere posizionate, ne ho notato una installata tra la porta laterale della chiesa San Francesco e la Loggia dei Mercanti. La scultura, realizzata dall’artigiano Lavinio Velenosi, conteneva simboli massonici molti evidenti, quindi ho parlato subito con l’autore, che era presente, sottolineando l’inopportunità di ubicare la sua opera a ridosso della nostra chiesa. L’artigiano si è infastidito e si è opposto alla rimozione del portale di travertino. Io non ho risposto alle sue provocazioni, bensì ho cercato di spiegare ai presenti – una decina di persone circa – quali fossero i simboli massonici che avevo rilevato sulla scultura: oltre al timpano del portale che era a forma di delta, c’erano la squadra, il compasso, il piombo e anche l’occhio in più di un punto. Ogni parte dell’opera era un evidente richiamo alla Massoneria”.

La tre giorni ascolana, che unisce la degustazione dei migliori vini piceni con l’arte del travertino e che si è conclusa ieri, 25 Luglio 2025, si è quindi svolta regolarmente, ma senza l’opera di Velenosi.

Padre Danilo Marinelli conclude: “Per evitare discussioni, ho lasciato il gruppo dei presenti e sono tornato in convento, dove ho chiamato subito l’organizzatore dell’evento per manifestargli il mio disappunto. Devo dire che ho trovato una persona molto ragionevole e disponibile, che ha compreso le mie rimostranze e la mattina seguente, dopo una serie di incontri e telefonate con lui e con altri organizzatori che si sono scusati con me per l’inconveniente, l’opera è stata rimossa“.

Precisiamo che, per completezza delle informazioni, abbiamo contattato tutti gli attori della vicenda, compreso l’artigiano Lavinio Velenosi, il quale, dopo aver dimostrato una prima disponibilità a raccontare la vicenda dal suo punto di vista, ha cambiato più volte versione dei fatti.
A questo punto, non potendo fare altrimenti, procediamo con la pubblicazione senza il suo contributo diretto.

Lasciamo ai lettori ogni valutazione, avendo fornito tutti gli elementi e le dichiarazioni raccolte.

Carletta Di Blasio:

View Comments (7)

  • Più che bene la rimozione dell’opera in presenza di segni massonici!

  • Benissimo: la massoneria ha - da sempre - in odio feroce la S. Chiesa Cattolica Apostolica Romana, come dimostra inequivocabilmente la sua storia negli ultimi 500 anni.

  • Avete fatto benissimo! Bravi! Tutta la nostra solidarietà al coraggioso Padre Danilo. Non prevalebunt!

  • Avete ragione e avete fatto bene !
    Questi simboli (occhi , squadre e assimilati) sono molto pericolosi!
    Adesso su questa strada vogliamo fare qualcosa contro tutti i massoni che spadroneggiano al governo?
    Come possiamo rimuoverli?????

  • Bravissimi. Questi non dormono mai quindi anche i cattolici hanno bisogno di sviluppare le antenne. Magari fossero altrettanto attivi a Roma, dove nei giardini del Quirinale è stata installata una gigantesca scultura intitolata “La porta dell’inferno”. Capito? A Firenze c’è la porta del paradiso, tutta d’oro. A Roma, nei giardini ci quelli che una volta era il palazzo del Pontefice, Mattarella ha fatto installare la porta dell’inferno, tutta nera.
    Servono preghiere incessanti per il nostro paese …

  • Bravissima Cecilia questa è la verità….ascoli è pieno di massoni: lavorano sempre gli stessi, si fanno favori tra di loro, lavorano sempre e solo gli amici degli amici.

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