SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si sono svolti ieri, giovedì 24 luglio, alle ore 17:30, i funerali di Gian Luca Lucidi, venuto a mancare improvvisamente all’età di 48 anni. Un dolore improvviso ha colpito la comunità sambenedettese, che si è stretta intorno alla famiglia nella Chiesa San Filippo Neri, piena di amici, conoscenti e membri del gruppo scout Grottammare 3, di cui Gian Luca è stato una figura importante.
A presiedere la celebrazione è stato Don Gianni Croci, che nell’omelia ha invitato tutti a riflettere sul mistero della morte, “un mistero che rimane tale nonostante tutti i progressi e le scoperte che possiamo fare.” Ha ricordato come, alla luce delle parole di San Paolo nella prima lettura, “siamo figli amati da Dio, e in questo amore possiamo trovare conforto anche nel dolore”.
Don Gianni ha poi tracciato un ritratto profondo e sincero di Gian Luca: “Era una persona che ha saputo testimoniare, con la propria vita, la bellezza dell’amicizia. Un uomo riservato – e questa è una qualità che oggi, in un tempo in cui l’esposizione sembra avere il sopravvento, andrebbe riscoperta – ma allo stesso tempo capace di costruire relazioni autentiche e profonde.”
“Gian Luca era un uomo allegro e gioioso, e nel suo ruolo di caposcout sapeva ascoltare, coinvolgere, educare. Ai ragazzi sapeva indicare l’essenziale, ciò che conta davvero nella vita. Era un uomo riflessivo, che si faceva domande, e che non ha mai smesso di cercare senso. Era anche un uomo generoso, che si metteva a servizio senza cercare visibilità.”
Al termine della funzione, anche gli amici hanno voluto ricordarlo attraverso le parole di Claudio Colletta: “Al cader della giornata, quante volte l’abbiamo cantata insieme. Nel salutarci in questo ultimo momento, non posso che fermarmi a pensare alla bella persona che sei stato. In tutti i tuoi pregi, e soprattutto in quei pochi difetti che avevi. Un pensiero enorme va alla tua famiglia, che, in uno dei tuoi mille insegnamenti, mi hai detto essere una parte fondamentale, quella che non ti abbandona mai, nemmeno quando rimani solo, e che adesso è chiamata ad affrontare uno dei momenti peggiori.
Ripenso alle mille avventure che ci hai fatto vivere all’interno dello scoutismo, ai mille sorrisi, alle cazziate (spesso meritate), alle serate spese intorno a un fuoco, alle animazioni che rendevano capaci noi bambini di sognare e, soprattutto, di essere felici, alla tua capacità di farti sempre ultimo e di stare con gli ultimi. Tutte cose che porto con me, sempre, in ogni istante della mia vita.
Da quando hai lasciato l’associazione, i nostri incontri si sono fatti più rari, ma ciò non vuol dire vuoti, perché una delle tante cose che mi hai mostrato è la capacità di amare veramente le persone che si hanno a cuore, al di là del tempo che si passa insieme, al di là della lontananza, al di là di uno schermo, qualsiasi esso sia.
Quante stelle, Cicio, quante stelle… È dura pensare che da adesso, lì in mezzo, ci sei anche tu. In questo dolore immenso che mi avvolge, l’unica parola vera e sensata che mi viene da pronunciare è: grazie. Grazie davvero. Avrei mille parole, mille pensieri da condividere, ma tra il dolore e la confusione non riesco ad andare avanti.
Grazie di essere stato così… stupendo!”
Gian Luca è stato poi accompagnato al Cimitero di Grottammare, dove ha avuto luogo la tumulazione.
La famiglia – la mamma Giovanna, il papà Tommaso, la sorella Stefania con Samuele, i nipoti Riccardo e Alisia, e i parenti tutti – ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato e mostrato affetto e vicinanza in questo momento di grande dolore.

