“È diventata una moda”. Lo denuncia l’Associazione internazionale esorcisti (Aie), riferendosi alla crescente diffusione di “mercatini magici, spettacoli esoterici, eventi dedicati a streghe e aperti a cartomanti”, organizzati “non più limitatamente alla notte di Halloween”. Si tratta, spiegano, di un fenomeno che “non solo alimenta suggestioni e curiosità difficili da fugare”, ma che “falsifica la storia dei luoghi, costruendo narrazioni ignote persino alla memoria locale”. A preoccupare i sacerdoti è il fatto che “anche le migliori intenzioni non possono permettere l’inganno delle menti e dei cuori”. Per spiegare la dinamica in atto, ricordano il concetto di “invenzione della tradizione”, esaminato nel 1983 da Eric Hobsbawm, secondo cui “tradizioni che ci appaiano, o si pretendono, antiche hanno spesso un’origine piuttosto recente, e talvolta sono inventate di sana pianta”. È il caso, denunciano, di “Calcata, divenuto il ‘borgo delle streghe’ grazie a leggende e credenze non ben spiegate”, che trovano terreno fertile in “un’antica ara del popolo italico dei Falisci”, in “riti arcaici” e nel mito di “presunte sensitive”. Secondo gli esorcisti, “il magico si insinua fra i blocchi di tufo, come quel vento che soffiando porta con sé echi di riti dimenticati e canti ancestrali”.

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