DIOCESI – È partito ieri, mercoledì 16 luglio, il progetto “Nel nome di Sant’Emidio”, promosso da Radio Ascoli e dal Museo Diocesano, con la collaborazione della Diocesi di Ascoli Piceno e il sostegno di Ascoli ReGas, in vista delle celebrazioni per il Patrono della città.
Il primo appuntamento, “Una sera nella Cripta per Sant’Emidio”, si è svolto nella cripta della Cattedrale, dove il vescovo mons. Gianpiero Palmieri, in dialogo con il direttore di Radio Ascoli, Lanfranco Norcini Pala, ha illustrato la figura del santo, soffermandosi sul suo ruolo di evangelizzatore.
Vescovo Palmieri: “Sant’Emidio è da sempre raffigurato con il Vangelo in mano. Questa immagine non è casuale, ma profondamente legata al suo ruolo di evangelizzatore, primo vescovo di Ascoli e testimone della fede cristiana. Se entriamo nel Battistero di Ascoli, possiamo osservare in una delle quattro nicchie una lastra marmorea: si tratta in realtà del coperchio di un antico sarcofago, riutilizzato probabilmente nel portale della cattedrale del XII secolo. Su di essa è scolpita la figura di Emidio in abiti vescovili, con le mani aperte e il Vangelo saldamente tenuto.
Anche nelle pitture emerse dal recente restauro della cripta, Emidio appare sempre con il Vangelo, a sottolineare il dono fondamentale che portò ai Piceni: la Parola di Dio. Il culto di Emidio inizia ad assumere particolare rilievo a partire dall’XI secolo, quando, attorno al 1080, il Vescovo Bernardo II traslò il corpo del santo dalle catacombe alla cattedrale”.
L’Evangelizzatore e il Battesimo di Polisia
Emidio non fu un evangelizzatore solitario. La tradizione lo descrive come proveniente da Treviri, di passaggio a Milano, poi a Roma e infine giunto ad Ascoli con un gruppo di compagni, non solo religiosi ma intere famiglie cristiane. L’evangelizzazione, infatti, non è mai opera di un singolo: è frutto della comunità, spesso composta da famiglie, sposi, uomini e donne.
Il racconto del battesimo di Polisia, figlia del prefetto pagano, è emblema di questa forza dirompente del Vangelo. Polisia, contro la volontà del padre, aderisce alla fede e riceve il battesimo, un gesto di grande coraggio. È una testimonianza anche della forza delle donne picene, capaci di scelte libere e radicali. Il Vangelo annunciato da Emidio propone un nuovo modo di essere uomini e donne, liberi, eguali, figli di Dio, al di là di ogni potere terreno e divino pagano.
Un Messaggio Rivoluzionario
Il Vangelo che Emidio annuncia è potente perché universale. Non c’è più un Dio per ogni popolo o elemento naturale, ma un unico Dio per tutta l’umanità. Questo messaggio elimina il potere dei “dei capricciosi”, delle divinità legate alla paura e all’incertezza. È un messaggio di pace, libertà, speranza. Ma per chi basa il proprio potere sulla paura, sulla religione pagana asservita all’impero, questa novità è pericolosa.
Nell’Apocalisse, la visione di due bestie al servizio del drago (simbolo del male) rappresenta proprio questo: una è il potere politico, l’altra quello religioso. Ma la comunità cristiana, fragile ma luminosa, rappresentata dalla “donna vestita di sole”, è chiamata a non temere. Emidio, come altri cristiani del suo tempo, sfida quel potere e viene martirizzato, ma il suo messaggio non si spegne. Già nel 343, solo quarant’anni dopo la sua morte (tradizionalmente fissata al 303), è attestata la presenza di un vescovo ad Ascoli. Al Concilio di Calcedonia del 451 partecipa il vescovo Lucenzio.
La Trasformazione in Protettore dai Terremoti
Nel 1703 un devastante terremoto colpì il centro Italia, risparmiando miracolosamente Ascoli. Da quel momento, Emidio iniziò a essere invocato come protettore contro i terremoti. Questa nuova devozione si diffuse rapidamente. Ancora oggi, nella sede dell’Associazione Amici di Sant’Emidio, si può vedere una mappa con i luoghi del mondo dove è venerato: si tratta quasi sempre di aree sismiche.
Tuttavia, prima di essere protettore contro i terremoti, Emidio fu portatore del Vangelo e del battesimo, raffigurato sempre con il Vangelo in mano, segno della verità, della fede, della luce che libera dalle tenebre.
Il Battistero: Simbolo della Vita Nuova
Il Battistero di Ascoli è un capolavoro simbolico. Risale al V secolo, il più antico e il più bello delle Marche. La sua struttura racconta il cammino del discepolo: la base quadrata (terra, umanità), la cupola circolare (il cielo, la luce divina), la porta dei catecumeni (ingresso nella fede) e la porta del paradiso (uscita nella vita nuova). Il battezzando rinuncia al male, lo affronta senza paura, e rinasce in Cristo. Questo edificio è la traccia più antica e potente del messaggio di Emidio ad Ascoli.
La Cripta: La Gerusalemme Celeste
La cripta della cattedrale custodisce tante raffigurazioni di santi: è immagine della comunione dei santi, della Gerusalemme del cielo. Se il Battistero è la nascita del cristiano, la cripta ne è il destino ultimo: la vita eterna nella luce di Dio. In epoca recente, gli scavi sotto la cripta hanno rivelato tombe, camminamenti e persino i resti di un villaggio Piceno, rendendo ancora più evidente il legame tra la fede cristiana e le radici più antiche del territorio”.
La serata è poi proseguita approfondendo altri aspetti legati a Sant’Emidio e il suo rapporto con la città di Ascoli Piceno.
Il progetto “Nel nome di Sant’Emidio”
Il progetto prosegue per tutto il mese di luglio e fino al 5 agosto con trasmissioni radiofoniche e podcast, eventi culturali, laboratori creativi e una camminata spirituale, tutti dedicati alla figura del santo di Treviri.
Tra le iniziative in programma:
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Ultima settimana di luglio: puntate su Radio Ascoli e podcast con approfondimenti storici, artistici e religiosi sulla vita di Sant’Emidio.
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Settimana successiva: seconda serie di puntate dedicate alla devozione popolare, con racconti e testimonianze.
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30-31 luglio: “Il mio Sant’Emidio” al Museo Diocesano, con attività didattiche per bambini e ragazzi (6-14 anni), in collaborazione con Asculum 2000 e Azione Cattolica.
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1 agosto: “Una notte per Sant’Emidio”, camminata spirituale nei luoghi emidiani della città, guidata da don Francesco Mangani, in collaborazione con Agesci Ascoli.
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4 agosto: “Una sera al Museo per Sant’Emidio”, con il direttore Marco Lazzarini che presenterà la figura del santo nell’arte.
Per partecipare agli eventi con posti limitati è necessaria la prenotazione via email a: eventi@radioascoli.it.