COLONNELLA – Iniziata Mercoledì 9 Luglio, è in corso a Colonnella la tradizionale festa in onore della Madonna del Suffragio, i cui festeggiamenti religiosi raggiungeranno l’apice Domenica, 13 Luglio 2025, con la Celebrazione Eucaristica delle ore 17:00 presso la chiesa San Cipriano, presieduta dall’arcivescovo Gianpiero Palmieri, e, a seguire, la solenne processione per le rue del paese con la statua della Madonna.
Nell’occasione, come avviene ormai da tredici anni, si terrà il raduno nazionale delle Confraternite d’Italia. Per saperne di più abbiamo incontrato Guerino Reganatini, priore della Confraternita colonnellese “Madonna del Suffragio”, nonché ideatore e promotore del raduno che ogni anno registra la partecipazione di una quarantina di Confraternite.
Quando e come è nata l’idea di organizzare un raduno delle Confraternite di tutta Italia?
La festa in onore della Madonna del Suffragio da sempre desta un grande interesse non solo da parte dei Colonnellesi, ma anche da fedeli delle località limitrofe. Anzi, un tempo più di oggi, le persone tornavano addirittura dall’estero per venire ad onorare la nostra cara Madonna. La seconda Domenica di Luglio ha rappresentato da sempre un appuntamento fisso per vivere una giornata di festa e di unità per tutti: Colonnellesi residenti in paese; Colonnellesi emigrati in altre zone d’Italia o del mondo, che coglievano l’occasione per ritrovarsi con amici e parenti del posto; anche non Colonnellesi, ovvero fedeli provenienti dai Comuni vicini o magari turisti non necessariamente devoti alla Madonna, ma incuriositi dalla possibilità di rivivere o ammirare attività, usi e costumi antichi, come la rievocazione della trebbiatura, la sfilata delle carrate di grano offerte in onore della Madonna, i cortei di persone in abito tradizionale abruzzese, i canti popolari della tradizione. Quando sono divenuto priore, nel 2011, ho pensato che sarebbe stato bello coinvolgere anche le altre Confraternite della nostra Diocesi. Così abbiamo fatto già l’anno successivo, nel 2012. Al 1° raduno c’erano “solo” 70 persone, appartenenti ad 8 Confraternite, tutte provenienti dall’Abruzzo e dalle Marche.
Negli anni successivi, però, il raduno ha superato i confini diocesani. Come è avvenuto questo cambiamento ?
Oltre che unirci nella preghiera e vivere la bellezza della comunione della fede, quel primo raduno è stato anche l’occasione per confrontarci e scambiarci idee, così da poterci migliorare tutti. L’anno successivo abbiamo deciso di coinvolgere più Confraternite, sia perché eravamo rimasti molto soddisfatti dell’esperienza vissuta l’anno precedente, sia perché ci siamo resi conto che sempre meno persone partecipavano alla nostra festa e volevamo quindi ravvivarla. Non parlo solo dei Colonnellesi, ma anche dei turisti. Allora ci siamo detto che la nostra Confraternita, nel suo piccolo, avrebbe potuto fare qualcosa per ravvivare l’interesse non solo dei nostri concittadini, ma anche quello delle persone esterne. Perciò abbiamo coinvolto anche le Confraternite del Centro Italia, quindi provenienti da Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Molise, Lazio, Umbria. Le edizioni successive sono state un continuo crescendo e ci stiamo rendendo conto, ogni anno sempre di più, che il turismo religioso potrebbe fare – e di fatto già inizia a fare – da volano per un turismo anche destagionalizzato: la visita estiva fatta in occasione della festa della Madonna del Suffragio, infatti, incrementa nei confratelli l’interesse per il nostro Comune e fà sì che le persone tornino anche in altri momenti dell’anno, magari con le famiglie, per assistere ad altre belle tradizioni colonnellesi, come il presepe vivente durante le festività natalizie o la fiera di Sant’Antonio a Gennaio.
Tra le Confraternite che parteciperanno quest’anno, ci sarà anche la neonata Confraternita San Gabriele dell’Addolorata di Martinsicuro, che ha un legame speciale con la vostra di Colonnella. Perché? Come è nato questo sodalizio?
Personalmente sono molto devoto a San Gabriele, perché, quando io ero neonato, la mia famiglia ricevette una grazia da parte di Dio tramite la sua intercessione. Mio padre cadde nel Vomano e, non sapendo nuotare, stava per annegare. In quei momenti terribili e concitati, rivolse una preghiera di intercessione al Santo. Gli disse: “San Gabriele, aiutami. Ho un bimbo di appena due giorni. Fagli avere un padre!”. Poi chiuse gli occhi e si abbandonò alla corrente. Da lì in poi perse i sensi e non capì più nulla. Qualche ora più tardi sentì qualcuno che lo sollevava, aprì gli occhi e vide San Gabriele. Accecato dalla luce, li richiuse e poi li aprì di nuovo: vide allora alcuni pescatori che lo stavano issando per porlo sulla barca. Intorno a lui solo onde.
Era finito in mare e si era salvato. Da quel giorno ogni anno mio padre andò a Isola del Gran Grasso per onorare il Santo e ringraziarlo per la grazia ricevuta. Fin da piccolo, quindi, sono cresciuto con questa grande devozione a San Gabriele. Poi, quando mi sono sposato, sono venuto a vivere a Colonnella e anche qui ho trovato una tradizione di culto molto forte, condivisa con molti Martinsicuresi. La parrocchia di Villa Rosa è proprio dedicata a San Gabriele dell’Addolorata, il quale è anche il patrono della città. Non dimentichiamo che, prima di diventare autonomo, il territorio di Martinsicuro faceva parte di Colonnella, quindi la storia di fede delle due comunità è molto simile. Perciò, quando qualche mese fa alcuni amici di Martinsicuro appartenenti alla parrocchia Sacro Cuore ci hanno chiesto di aiutarli a costituire la Confraternita San Gabriele dell’Addolorata, siamo stati molto lieti di dare una mano. Hanno organizzato una riunione alla quale hanno partecipato anche il parroco don Anselmo Fulgenzi e il vicario parrocchiale don Silvio Giampieri. Noi siamo stati invitati per dare un contributo sia nel compiere gli adempimenti burocratici, sia nell’organizzare praticamente la Confraternita, stabilendo anche le finalità delle loro attività. Dopo alcuni mesi la Confraternita San Gabriele dell’Addolorata è ormai autonoma, grazie anche alla guida del priore Amedeo Testasecca, ma chiaramente la collaborazione con la nostra Confraternita Madonna del Suffragio resterà sempre attiva e proficua anche nel futuro.
A proposito delle finalità di cui parlava poco fa, quali sono le attività principali di una Confraternita? Ad esempio, quella di Colonnella, cosa fa?
Le confraternite sono associazioni di laici, canonicamente erette, con propri statuti, che si dedicano principalmente ad opere di pietà, carità o culto. All’inizio della loro nascita, che può essere ricondotta alle prime comunità cristiane, l’aspetto della carità era molto forte: i primi cristiani sentivano l’esigenza di aggregarsi per realizzare la fratellanza e la comunione con Cristo. Con il passare dei secoli, accanto alla dimensione della fraternità e della condivisione, si sono affiancate le opere di culto. Oggi le Confraternite nascono principalmente con l’intento di condividere la fede a livello comunitario, quindi la loro attività primaria consiste nell’animare le feste più importanti della comunità.
A Colonnella, ad esempio, partecipiamo a tutte le processioni delle varie feste che viviamo durante l’anno. Oltre alla festa della Madonna del Suffragio, che resta la principale, ci sono anche: la festa di San Gabriele dell’Addolorata, a cui noi Colonnellesi siamo molto devoti; la festa di San Michele Arcangelo, patrono del nostro paese, che da alcuni anni il nostro parroco don Dino Straccia ha voluto ripristinare; la festa di San Giovanni Evangelista, a cui è intitolata una delle chiese presenti sul nostro territorio; infine anche la processione del Cristo morto e quella legata alla solennità del Corpus Domini.
Sebbene quindi le attività legate al culto siano le principali, tuttavia non disdegniamo le opere di carità che ci si presentano di volta in volta: abbiamo aiutato il figlio di uno dei confratelli a proseguire gli studi, abbiamo cercato un lavoro per il figlio di un altro confratello, abbiamo aiutato chi ci ha detto di attraversare un momento di difficoltà. Ci tengo a precisare che quel poco che facciamo, lo facciamo nel nascondimento e nel silenzio, sia per tutelare la riservatezza di chi ci chiede aiuto, sia perché non sia considerato motivo di vanto, bensì solo servizio alla comunità nello spirito cristiano che ci muove.
Aggiungo infine che qualcuno, a volte, manifesta qualche perplessità sulla fede di qualche iscritto: questo avviene da noi, ma anche nel resto d’Italia. Forse è vero, forse no, ma non spetta a noi giudicare. Noi crediamo che una Confraternita serva soprattutto ad aiutare la comunità nei momenti particolari, quelli più difficili, per non lasciare nessuno indietro, per non lasciare nessuno solo. Questo noi cerchiamo di fare con tutto il cuore.
Dunque cosa dobbiamo aspettarci nel prossimo futuro dalla Confraternita Madonna del Suffragio?
Il primo appuntamento, ovviamente, è quello di Domenica 13 Luglio.
La nostra Confraternita, attualmente costituita da 38 confratelli e 19 consorelle, si arricchirà di altri 5 iscritti, arrivando così a 62 membri. Due sono adulti di mezza età: Loris Baldini, già iscritto in passato, poi ritiratosi per impegni di lavoro e ora nuovamente tornato; Gabriele Nobile, che invece si affaccia per la prima volta nella nostra Confraternita. A loro si aggiungono tre giovani: Cecilia Vallese, che ha 27 anni, e i ragazzi Mattia Grasso e Alessandro Pecchini di 17 anni, che sono figli di alcuni confratelli già iscritti.
Saranno inoltre presenti 41 Confraternite, provenienti da tutta Italia. La festa sarà l’occasione per pregare la nostra cara Madonna del Suffragio, per stare tutti insieme e rinsaldare i rapporti di amicizia e collaborazione con tutti.
Terminati i festeggiamenti a Colonnella, dalla prossima settimana ricomincerà il nostro consueto cammino annuale. Il primo appuntamento in agenda è l’incontro con i Passionisti del Santuario di San Gabriele dell’Addolorata, con i quali stiamo effettuando un censimento di tutte le Confraternite d’Italia: di alcune, infatti, conosciamo l’esistenza, ma non abbiamo ancora preso contatti; vogliamo allora censirle tutte, così, ogni volta che c’è un evento, possiamo avvisare tutti.
Per il resto, continueremo con il consueto programma annuale. Il nostro sogno è quello di fare quanto più possibile per la comunità, sempre nel nome del Signore.