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Montelparo in festa: riapre la Chiesa di San Gregorio Magno dopo nove anni

Di Giuseppe Mariucci

MONTELPARO – Ci siamo! Dopo quasi nove anni di attesa, sabato 19 luglio alle ore 16:30, la Chiesa di San Gregorio Magno riaprirà finalmente le sue porte. Un momento storico per tutta la comunità montelparese, che potrà tornare a vivere uno dei suoi luoghi di culto più amati e significativi.

La cerimonia di riapertura sarà presieduta dal Vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto delle Marche, Monsignor Giampiero Palmieri, che celebrerà la Santa Messa. L’annuncio era già stato dato nei giorni scorsi da Don Pino Raio durante l’omelia nella Chiesa di San Michele Arcangelo, suscitando un lungo e sentito applauso tra i fedeli.

San Gregorio Magno, situata nel cuore del centro storico, era la chiesa più frequentata del paese prima della chiusura dovuta ai danni causati dal sisma. La sua posizione centrale e il valore storico-artistico l’hanno resa negli anni meta di turisti, studiosi, enti e associazioni culturali provenienti da tutta Italia, soprattutto durante il periodo estivo.

La sua storia risale al 1615, quando fu aperta al culto grazie al lascito testamentario di 6.000 scudi da parte del cardinale Gregorio Petrocchini — noto anche come il “Cardinale Montelparo” — per la costruzione della chiesa, e di altri 6.000 per l’istituzione di una Collegiata. Originario di Montelparo, il cardinale nacque il 2 febbraio 1536 e morì a Roma il 20 maggio 1612, dove è sepolto nella chiesa di Sant’Agostino, nella cappella che custodisce il corpo di Santa Monica, alla quale era particolarmente devoto. È degno di nota che Petrocchini fu anche Camerlengo sotto Papa Sisto V.

Nel 2012, in occasione del 400° anniversario della sua morte, Montelparo ebbe l’onore di ospitare il cardinale Angelo Comastri, allora Vicario Generale del Papa per la Città del Vaticano e arciprete della Basilica di San Pietro. Una visita che contribuì a valorizzare ulteriormente l’importanza storica e spirituale della chiesa di San Gregorio.

In vista della riapertura, tutto è stato meticolosamente restaurato e riportato allo splendore originario. Tra gli interventi più significativi, il ritorno del prezioso dipinto raffigurante San Gregorio Magno, rimosso per motivi di sicurezza dai Vigili del Fuoco dopo il sisma e successivamente restaurato. Il quadro è stato anche esposto nella mostra “I Capolavori dei Sibillini – L’arte dei luoghi feriti dal sisma” presso il Palazzo Campana di Osimo. Ora, finalmente, è tornato “a casa”.

Anche sei candelieri e un portacroce sono stati restaurati grazie al progetto seguito dal restauratore Andrea Simoni. A tal proposito, Paola Di Girolami, direttrice dei Musei Sistini del Piceno, ha sottolineato: “Questo intervento non solo valorizza il patrimonio artistico, ma ne consente il ritorno alla funzione originaria, restituendoli alla comunità per l’uso liturgico e la fruizione quotidiana.”

Ora non resta che attendere questo emozionante appuntamento: sabato 19 luglio 2025, un giorno che rimarrà nel cuore di tutti i montelparesi.

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