DIOCESI – Tra i circa 550 ragazzi provenienti dall’Ucraina ed ospitati da Caritas Italiana che ieri, 3 Luglio 2025, hanno incontrato Papa Leone XIV in Aula Paolo VI, a Roma, ci sono anche quelli accolti nelle Diocesi del Piceno, precisamente a San Benedetto del Tronto, presso Casa Giovani, ai piedi del Torrione, un luogo simbolico che in queste settimane si è trasformato in rifugio di pace.
Ad accompagnarli sono stati Giorgio Rocchi, direttore della Caritas di Ascoli Piceno, e Fernando Palestini, vicedirettore della Caritas di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto.
Il Santo Padre ha dialogato con i ragazzi, toccando numerosi temi: dalla sua infanzia all’importanza di partecipare alla Messa, dalla diversità all’accoglienza, per giungere fino al tema purtroppo caldo ed attuale della guerra, con l’invito del Pontefice ad essere già da adesso costruttori di pace ed amicizia.
Impegno a tenere aperte le relazioni
Il direttore della Caritas diocesana di Ascoli Piceno, Giorgio Rocchi, molto contento dell’iniziativa, afferma: “Una grande sorpresa per un grande dono: l’incontro con Papa Leone XIV. Abbiamo vissuto un momento molto intenso, di vicinanza, che il Papa ha voluto manifestare concretamente, ascoltando, abbracciando, sostando, fermandosi a parlare con i ragazzi e con gli accompagnatori. Mi sembra che ci sia una grande continuità e grande coerenza con quanto nei giorni scorsi il Pontefice ha detto, proprio per manifestare vicinanza alle sofferenze della popolazione ucraina e per proprio per lanciare il forte appello alla pace, all’interruzione delle ostilità.
Si tratta di un incontro che non ha avuto uno schema rigido, ma che ha lasciato spazio ai ragazzi per poter fare domande, per poter semplicemente stare con il Papa e fare dei gesti semplici ma al tempo stesso belli e commoventi, come offrire i doni che avevano preparato subito dopo aver saputo di avere questa possibilità di essere accolti dal Santo Padre. Una sorpresa che ha colto tutti noi impreparati, ma molto felici. Questo momento rilancia l’importanza del grande impegno di tenere aperte le relazioni“.
Esperienza di pace ed amicizia fraterna
Parole di soddisfazione giungono anche dal vicedirettore della Caritas diocesana di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, Fernando Palestini, il quale dichiara: “La Conferenza Episcopale Italiana, insieme alla Caritas Italiana e a Caritas Ucraina, anche quest’anno ha organizzato un progetto di accoglienza con i bambini ucraini. Anche le nostre Diocesi, quella di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto e quella di Ascoli Piceno, hanno accolto un gruppo di 20 persone: 17 bambini e 3 accompagnatori. Sono stati accolti presso Casa Giovani, accanto alla Curia Vescovile a San Benedetto del Tronto. È stata ed è un’esperienza bella, anzi bellissima, perché non solo ha permesso a questi ragazzi di vivere momenti di serenità e di svago – innamorati come sono del mare e del sole – ma anche di pace, di serenità interiore, di amicizia fra loro e con le nostre comunità.
Un grazie particolare va a tutte le nostre comunità, che in qualche modo li hanno accolti e insieme a loro hanno fatto un pezzetto di strada. A corollario di tutto questo, Papa Leone ha voluto incontrare questi ragazzi. Questa esperienza veramente ci rende molto contenti e molto gioiosi, perché in qualche modo abbiamo assaporato un pezzetto di Cielo già qui. Credo che davvero questa sia la cosa più bella”.
Un seme di speranza piantato in un terreno reso fertile dalla solidarietà
L’iniziativa “È più bello insieme” è nata nel 2022 e vanta la collaborazione di Caritas Ukraine e Caritas Spes, insieme all’Ambasciata d’Ucraina presso la Santa Sede e alla Nunziatura apostolica in Ucraina. Coinvolge anche parrocchie, famiglie, scuole e oratori.
Gli ospiti provenienti dall’Ucraina sono stati accolti da dieci Diocesi che vanno da Nord e Sud, sparse in tutta Italia: nelle Marche (Jesi, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto), in Calabria e in Campania (Locri, Lamezia Terme, Aversa, Teggiano-Policastro), altri infine saranno nei prossimi giorni nelle diocesi di Como, Ferrara e Capua.
“L’esperienza dell’accoglienza – afferma don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana – diventa un’occasione di fraternità autentica, un seme di speranza piantato in un terreno reso fertile dalla solidarietà, in grado di annunciare che un mondo diverso è possibile, un mondo in cui ci sentiamo tutti chiamati ad essere costruttori di ponti di dialogo”.
I giovani ospiti, accompagnati dai loro educatori, provengono da diverse zone dell’Ucraina, molte delle quali ancora profondamente segnate dagli effetti devastanti della guerra. Per loro, l’arrivo in Italia rappresenta non solo una pausa dal conflitto, ma anche un’occasione per respirare serenità, ritrovare il sorriso e sentirsi accolti.
I giovani accolti a San Benedetto si tratterranno fino a Domenica 6 Luglio, dopo aver partecipato a laboratori, gite, momenti di gioco e confronto, intrecciando relazioni e scoprendo la bellezza di una quotidianità fatta di piccoli gesti e grande umanità.
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