DIOCESI – Domani, Sabato 5 Luglio 2025, alle ore 17:00, presso la chiesa San Pietro Martire in Ascoli Piceno, il frate cappuccino Brice Patchassi verrà ordinato presbitero, secondo grado del Sacramento dell’Ordine. A presiedere la Celebrazione di Ordinazione sarà il vescovo delle Diocesi del Piceno, mons. Gianpiero Palmieri.

Fra’ Brice, che ha poco più di 40 anni, è originario del Togo, in Africa occidentale, ed è frate cappuccino della Custodia del Benin. Destinato ad intraprendere la carriera militare, ha invece incontrato Gesù grazie alla scuola cattolica che ha frequentato. Ha successivamente conosciuto i frati, partecipando al cammino “La route de l’Évangile”, durante il quale ha sentito più chiaramente la chiamata del Signore. Affascinato dalla figura di San Francesco di Assisi, ha frequentato il noviziato cappuccino nel 2014 in Camerun, per arrivare poi a professare in modo perpetuo i voti di povertà, castità e obbedienza nel 2022 in Benin. Da oltre un anno e mezzo è in Italia: dopo una breve parentesi di circa un mese a Recanati, è giunto presso il convento dei Cappuccini di San Serafino in Ascoli Piceno. L’11 Ottobre 2024 è stato ordinato diacono dal vescovo Palmieri presso il santuario di San Serafino da Montegranaro in Ascoli Piceno.

Padre Giansante Lenti, guardiano del convento di San Serafino, racconta come ha conosciuto fra’ Brice: “Sono stato in Benin nel 1987 insieme ad altri tre confratelli per fondare nel Paese africano la missione dei cappuccini e per collaborare alla Pastorale della Diocesi del posto, provvedendo alle necessità umane dei giovani e degli adulti del luogo. Abbiamo dato a molti giovani la possibilità di seguire la vita consacrata, secondo lo spirito di San Francesco. Qualche anno dopo il mio rientro in Italia, Brice ha incontrato i cappuccini durante il cammino francescano in Togo e si è unito a loro. Quando è venuto in Italia, nel nostro convento, per imparare la lingua e vivere in fraternità con noi, per me è stata una grande gioia, sia perché ho toccato con mano i frutti della vita missionaria dei confratelli che ancora sono in Africa, sia perché ho conosciuto una persona molto socievole, aperta all’amicizia sia verso i giovani sia verso gli anziani, che visita regolarmente portando la Comunione nelle famiglie”.

Prosegue il frate cappuccino: “Insieme abbiamo celebrato l’Eucarestia in diversi luoghi della montagna ascolana e teramana, come ad esempio a Pietralta di Valle Castellana e a San Martino di Acquasanta Terme. Da qualche mese, inoltre, fra’ Brice esercita anche il servizio di diaconato, compresa la predicazione, sia nella chiesa del nostro convento sia in quella del cimitero”.

L’augurio che gli rivolgo, a nome di tutti i confratelli – conclude padre Giansante –, è che possa vivere quello che celebra, cioè possa incarnare Gesù, che offre se stesso nell’Eucarestia, e donare la gioia del perdono di Dio, che infonde il coraggio di ripartire ogni volta“.

Sebbene la famiglia di fra’ Brice sia molto lontana dal Piceno, alla Messa di ordinazione presbiterale parteciperanno numerosi confratelli provenienti dal Benin, dal Camerun, dal Togo, dalla Costa d’Avorio e dal Congo, quasi tutti già in Italia da tempo.

A fra’ Brice vanno gli auguri non solo della redazione del giornale L’Ancora, ma anche di tutta la comunità diocesana di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto.

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