
“I rapidi cambiamenti nel mercato europeo della droga stanno creando nuovi rischi per la salute e la sicurezza e mettendo in discussione la capacità di risposta” delle istituzioni e realtà preposte nell’Ue. L’avvertimento proviene dall’Agenzia dell’Unione europea sulle droghe (Euda, European Union Drugs Agency) nella sua “Relazione europea sulle droghe 2025: tendenze e sviluppi” pubblicata oggi. Sulla base dei dati di 29 paesi (Ue-27, Norvegia e Turchia), la revisione annuale mette in evidenza le tendenze più recenti e le minacce emergenti. Giunta alla sua 30ma edizione, la relazione “fornisce dati utili – spiegano dalla sede Euda di Lisbona – per orientare le politiche e le prassi in materia di droga”. La relazione mette in guardia sui rischi per la salute pubblica “derivanti dalla disponibilità e dal consumo di una gamma sempre più diversificata di sostanze, spesso di elevata potenza e purezza”. Il policonsumo di sostanze “continua a destare preoccupazione, complicando l’erogazione di servizi efficaci di prevenzione, trattamento e riduzione del danno”.
Magnus Brunner, commissario europeo per gli affari interni, afferma: “Il commercio delle droghe illecite rappresenta una seria minaccia per la salute e la sicurezza dei nostri cittadini. Esso promuove un ambiente di intimidazione e corruzione, mettendo a repentaglio il tessuto delle nostre comunità, delle nostre imprese e delle nostre istituzioni”. Aggiunge: “La feroce rivalità tra le reti criminali non solo accresce la violenza delle bande e gli omicidi, ma comporta sempre più spesso il reclutamento di minori nelle attività criminali”. “Stiamo intensificando i nostri sforzi per smantellare queste organizzazioni criminali, interrompere le operazioni di traffico di droga e affrontare la preoccupante tendenza al reclutamento di giovani”.
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