OFFIDA – Venerdì 30 Maggio il Gruppo Caritativo Interparrocchiale di Porto d’Ascoli è stato ospite presso la Casa Famiglia Manuela in Offida, a Borgo Miriam. Ad accompagnare il nutrito gruppo di amici, oltre al presidente Francesco Massari e ai numerosi volontari, c’erano anche mons. Gianpiero Palmieri, vescovo delle Diocesi del Piceno, e don Gian Luca Rosati, parroco della comunità di Cristo Re in Porto d’Ascoli, nei cui locali risiede la sede del Gruppo.

“Insieme abbiamo condiviso le comuni iniziative di solidarietà verso i sofferenti e gli ultimi della società. Insieme abbiamo anche vissuto una bella e buona merenda e celebrato la Messa nella nuova cappellina – racconta il presidente Massari –. Nell’omelia, il vescovo Gianpiero, commentando il brano degli Atti degli Apostoli delle liturgia del giorno, ha parlato dell’esperienza di San Paolo, sottolineando come le cose più difficili siano anche quelle più belle da vivere e anche quelle più amate. Quella di Corinto, infatti, era una comunità complessa da gestire che ha fatto molto soffrire Paolo; eppure, nonostante tutto, Paolo l’ha amata tantissimo. Queste parole mi hanno molto colpito, perché ho subito pensato al nostro Gruppo Caritativo Interparrocchiale: spesso le situazioni sono complicate e richiedono molta pazienza e forza e noi volontari a volte sentiamo la fatica e pensiamo di non farcela; eppure, nonostante tutte le difficoltà, alla fine, tutto si ricompone e si risolve e noi ci sentiamo di amare tantissimo quello che facciamo e le persone che incontriamo. La carità, l’amore, seguono vie che a volte non si comprendono, ma portano sempre alla giusta meta”.

Prosegue il presidente Massari: “Commentano poi il Vangelo di Giovanni, che parlava del dolore del parto che viene dimenticato quando poi arriva una vita nuova da stringere tra le braccia, il vescovo Palmieri ha parlato della ‘gioia piena’ che viene anche dalla sofferenza. Il mio pensiero è andato a Casa Manuela, che, con le sue storie speciali di accoglienza e di amore, ce lo conferma. La chiesetta, frutto del lavoro e della generosità di tante persone vicine a casa Manuela, rende ancora più evidente il segno della presenza di Gesù e della speranza che porta con sè“.

Spiritualità, gioco, condivisione, convivialità e divertimento: sono stati questi gli ingredienti principali di un pomeriggio di comunione che ha rinsaldato la collaborazione e la fraternità tra le due Diocesi del Piceno anche nel settore della solidarietà verso gli ultimi, i soli, gli anziani e le persone con disabilità.

Foto di Francesco Massari

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1 commento

  • JC
    04/06/2025 alle 16:14

    Gioacchino e Claudia sono 2 grandissime persone. Un grande esempio di Carità troppo spesso bistrattata ed ostacolata. Una vita donata agli altri con Amore per l'Amore. JC

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