SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Più di sessanta alunni del Liceo Linguistico e dell’Istituto Tecnico del settore Economico sono stati gli incredibili protagonisti de “La Bella Otero-L’ultima intervista”, meravigliando il folto pubblico con il loro coinvolgente entusiasmo e con la loro eccezionale bravura, venerdì al Palariviera di San Benedetto del Tronto. Lo spettacolo è stato messo in scena con un matinée completamente riservato a studenti, insegnanti e personale ATA dell’Istituto e con un soirée aperto al pubblico: entrambe le rappresentazioni sono state precedute da una breve conferenza illustrativa e seguite da un dibattito aperto alle domande degli spettatori.

Il musical, recitato e cantato nelle cinque lingue studiate nell’Istituto sambenedettese, inglese, spagnolo, francese, tedesco, cinese, è stato diretto, scritto e coreografato dalla prof.ssa Paola Sguerrini in collaborazione con la dott.ssa Gilda Luzzi.

Il laboratorio ha visto coinvolti esperti interni ed esterni: le prof.sse Stephanie Delaubert, Antonella Meconi, Paola Talamè, Ines Del Valle Yepez, Chiara Zanoner, consulenti linguistiche, la prof.ssa Maria Elena Piccinini, assistente coreografa, i musicisti Joshua Bertollini e José Salguero, il maestro di ballo Giovanni Andrenacci e il danzatore argentino di fama internazionale Oscar Flores, che ha onorato tutti con la sua presenza.

La commedia, in una versione inedita e del tutto rinnovata nelle musiche e nelle coreografie, ha celebrato, a sessant’anni dalla sua scomparsa, Carolina Otero, icona di eleganza della Belle Époque, le cui vicende ben si prestano ad essere narrate nelle lingue che l’attrice e danzatrice parlava, avendo soggiornato in oltre cinquanta paesi con le sue tournée. Nella sua vita lunghissima, di quasi novantasette anni, la Otero ha attraversato ogni vicenda umana: la povertà, la ludopatia, l’infanzia violata, la guerra, la sofferenza d’amore, la solitudine della vecchiaia. La sua attitudine ad affrontare ogni momento drammatico con ironia e completa fiducia in sé stessa, senza mai perdersi d’animo, rappresenta uno spunto a rialzarsi sempre dopo ogni caduta.

“L’attività teatrale consente ai nostri studenti – dichiara il Dirigente Scolastico, prof. Enrico Piasini – di conoscere se stessi, di eliminare barriere personali e sociali, di migliorare la collaborazione, in un ambiente inclusivo in cui ognuno possa sviluppare competenze relazionali e attingere alle proprie sensazioni, esprimendole con creatività e talento. Tale progetto, inoltre, è fondamentale per la valenza educativa e orientativa,poiché migliora la capacità di esprimersi e di ascoltare, di comprendere le emozioni altrui e di sviluppare l’empatia, accogliendo e valorizzando le diversità, di educare alla cittadinanza attiva e alla responsabilità tramite il racconto di temi universali”.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *