DIOCESI – “Il 1° Giugno 2025 è il Giubileo delle Famiglie a Roma con Papa Leone XIV. Oggi qui a San Benedetto, come anche Venerdì ad Ascoli, abbiamo organizzato una giornata chiamata ‘Porta della Speranza’, perché noi pensiamo che le famiglie oggi abbiano bisogno di sentirsi sostenute. Essere genitori ed essere coppia ha bisogno di essere accompagnato, supportato e sorretto. Possono esserci, infatti, difficoltà educative con i figli o all’interno della relazione di coppia o anche difficoltà economiche: in ogni caso una famiglia ha il diritto di sentire intorno a lei il sostegno e l’affetto di tante persone. Una famigia debole, una famiglia che non riesce ad essere generativa e a mettere al mondo dei figli, significa un Paese tutto più sterile e tutto più povero. Allora la comunità cristiana si impegna a sostenere le famiglie e ad aiutarle concretamente con le sue tante associazioni, come quelle che in questi due giorni hanno riempito il corso di San Benedetto e la piazza di Ascoli di gazebo e di stand. È questa la nostra testimonianza di speranza: non solo alimentare la speranza verso nuovi progetti e nuove iniziative, ma anche far emergere quanta speranza già ci sia attraverso l’esempio delle buone pratiche. La nostra è una testimonianza fatta di parole e di opere. Buona festa della famiglia a tutti!“.
È con queste parole di incoraggiamento e di speranza, che mons. Gianpiero Palmieri, vescovo delle Diocesi del Piceno, ha salutato ieri, 1 Giugno 2025, tutte le famiglie convenute presso Viale Secondo Moretti, in San Benedetto del Tronto, per festeggiare insieme la Porta di Speranza sul tema “Vita e Famiglia”, inaugurata ad Ascoli Piceno in piazza Arringo e conclusasi presso il Corso della Città truentina.
Numerose le iniziative che si sono svolte nelle due città principali delle Diocesi Picene e che hanno coinvolto molte realtà associative del territorio che operano a servizio della vita e sono vicine alle famiglie nei vari momenti della loro crescita.
Nella Diocesi di San Benedetto del Tronto, il ricco pomeriggio si è aperto con la manifestazione “Promuovere la Vita, sostenere la Famiglia”, curata dal Centro Famiglia e dall’Ufficio di Pastorale Familiare. A presentare l’appuntamento è stato il noto conduttore radiofonico Luca Sestili, il quale ha dato il benvenuto al pubblico facendo una panoramica dei vari movimenti, gruppi, associazioni e cooperative che operano nel territorio a sostegno della famiglia e del suo benessere e che erano presenti con uno stand lungo il Corso. Dopo un intermezzo musicale a cura del complesso “Quei bravi ragazzi”; sono proseguite le testimonianze di esperienze di vita familiare e di buone prassi per la famiglia. Per tutta la durata dell’evento, i bambini ed i ragazzi si sono cimentati con giochi ed attività di animazione, curati dalla flotta di Ludobus – Legnogiocando.
A chiudere la giornata è stato il cantante pescarese Giò Di Tonno, che, con la sua inconfondibile e potente voce, ha intrattenuto i presenti intonando le sue canzoni più celebri e proponendo anche una carrellata di successi dei cantautori italiani più famosi. Al centro della sua performance il tema dell’amore, quello forte e tenace, quello fatto di fiducia, sacrifici e gioia, che costituisce le fondamenta di ogni famiglia solida.
Nel corso del pomeriggio, oltre al vescovo Gianpiero Palmieri, sono saliti sul palco per un saluto anche il sindaco di San Benedetto del Tronto, Antonio Spazzafumo, e il presidente della Fondazione Carisap, Maurizio Frascarelli, che hanno contribuito economicamente alla realizzazione degli eventi della giornata. Il primo cittadino Spazzafumo ha ricordato l’importanza del valore della vita e anche della famiglia, intesa come istituzione e come elemento essenziale che costituisce la società. Ha poi colto l’occasione anche per fare un appello affinché a Gaza torni la pace. Il presidente Frascarelli, invece, ha invece elogiato il Centro Famiglia e le varie associazioni presenti, sottolineando come che il contributo della Banca, per quanto importante, sia meramente economico, mentre la parte più complessa del lavoro viene svolta proprio dai volontari che sono presenti sul territorio in maniera capillare. A concludere la giornata è stato il presidente del Centro Famiglia, Nicola Farinelli, che ha ringraziato tutti coloro che, a vario titolo, hanno permesso la realizzazione dell’evento.
Il pomeriggio sambenedettese ha seguito lo stesso schema organizzativo già vissuto nella Diocesi di Ascoli Piceno Venerdì 30 Maggio, quando in piazza Arringo, a partire dalle 18:00, i movimenti ed i gruppi associativi avevano incontrato la cittadinanza per far conoscere le loro realtà e dunque valorizzare e rendere più efficace la rete solidale che hanno creato sul territorio. Mentre gli adulti avevano passeggiato tra gli stand, i bambini e i ragazzi avevano potuto divertirsi, presso il giardino vescovile, a svolgere alcune attività ludiche curate dell’associazione “Cirenei“. Tra i gazebo presenti, anche quello del CAV (Centro Accoglienza Vita), la cui presidente Anita Gasparrini ha promosso l’iniziativa fin dall’inizio ed organizzato gli eventi insieme all’Ufficio diocesano di Pastorale Familiare. Ad ammirare gli stand esposti, tra i convenuti erano stati presenti anche il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti e l’assessora Donatella Ferretti.
In serata, a partire dalle ore 20:30, presso piazza Sant’Emidio, si era tenuto uno spettacolo musicale dell’artista Guido Marangoni dal titolo “Siamo fatti di-versi, perché siamo poesia”. Durante la rappresentazione, dal forte contenuto inclusivo, il cantante e poeta padovano aveva narrato la propria storia di padre e di marito che ha accolto la diagnosi prenatale di trisomia della figlia Anna, la quale, una volta venuta al mondo, è diventata testimonianza di bellezza e tenerezza. La performance, dal forte impatto emotivo e comunicativo, aveva coinvolto molto il pubblico presente, scatenando riflessioni sul senso della vita e sulla capacità di accoglienza in famiglia. A concludere la serata era stato Andrea Melchionna, uno degli organizzatore dei vari appuntamenti, il quale ha ringraziato tutti coloro che si erano prodigati per la buona riuscita dell’evento.
A seguire le manifestazioni da vicino sono stati don Luigi Nardi e don Alfredo Rosati, co-direttori degli Uffici di Pastorale Familiare rispettivamente per la Diocesi di Ascoli Piceno e per la Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto. In entrambi gli appuntamenti sono intervenuti i coniugi Cristina e Andrea Melchionna di Ascoli e Patrizia e Piero Censori di San Benedetto, co-direttori dei medesimi Uffici Pastorali, che si sono reciprocamente seguiti in tutti gli appuntamenti che si sono svolti.
Le iniziative dei due giorni dedicati alla famiglia hanno raccontato ancora una volta la bellezza del fare rete, sia tra le tante associazioni e i numerosi movimenti che danno un grande contributo nel difendere la vita e nel sostenere concretamente la famiglia, sia tra le due Diocesi del Piceno, che collaborano in maniera sempre più intensa e proficua, segno tangibile di una Chiesa che cammina in comunione.
Foto di Suor Alfonsa Fusco, Andrea Melchionna e Carletta Di Blasio
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