GROTTAMMARE – Domenica 1° giugno si è tenuta, come da tradizione, la Celebrazione mensile della Confraternita dell’Addolorata nella chiesa di San Giovanni Battista, nel cuore del borgo antico di Grottammare.
La liturgia è stata dedicata alla solennità dell’Ascensione del Signore, rievocando il brano del Vangelo secondo Luca (Lc 24,46-53), in cui Gesù ascende al Cielo davanti ai suoi discepoli.
A presiedere la Celebrazione è stato Don Giorgio Carini, che durante l’omelia ha condiviso una riflessione profonda sul significato spirituale dell’evento:
“Gesù ascende al Cielo e spalanca di nuovo la porta che era stata chiusa. Grazie a Lui non siamo più schiavi su questa terra. Anche se il mondo ci offre bellezza, ricchezza e successo, non può darci tutto il bene di cui abbiamo veramente bisogno. Siamo sulla terra, spesso afflitti e sofferenti, ma con Gesù il Cielo è spalancato: Egli ci libera dalla paura, ci sostiene nelle prove e rende più dolci e leggere le nostre fatiche. Ma questo accade solo se ci affidiamo a Lui, se il nostro cuore è rivolto a Lui.”
Una riflessione che ha voluto infondere speranza proprio nel giorno in cui, umanamente, si può sentire la distanza di un Gesù che “sale” e sembra allontanarsi.
E invece, ha spiegato il sacerdote, la fede è la chiave per sentire Cristo ancora più vicino, nel cuore, in un modo nuovo e profondo. È necessario però saperlo ascoltare, aprirsi alla Sua presenza silenziosa e viva.
La chiesa era gremita di fedeli, raccolti in preghiera e partecipi di un momento spirituale intenso. Al termine della funzione, la comunità ha salutato la Vergine Maria con il canto del Salve Regina, in un clima di raccoglimento e devozione.
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