Di Roberto Cestarelli

DIOCESI – Maggio è tradizionalmente il mese dedicato alla Madonna, un periodo in cui i fedeli si avvicinano maggiormente a Maria. Questo mese, di particolare devozione, è caratterizzato da diverse pratiche, come la recita del Rosario o le processioni.

La Peregrinazione della Madonna delle Grazie

Il 5 maggio è iniziata la peregrinazione della Madonna delle Grazie per le parrocchie della città di Ascoli Piceno, curata in particolare dalla Confraternita della Madonna delle Grazie.
Finora, molte sono state visitate con grande devozione e partecipazione, e ora ne restano solo due. Nel pomeriggio di lunedì 26 maggio, l’effigie della Madonna delle Grazie è stata trasferita processionalmente nella chiesa del SS. Crocifisso dell’Icona, alla presenza del parroco don Alvaro Campanelli, del vice-parroco don Nunzio Lucidi e di un folto numero di fedeli. In suo onore, è stata celebrata una messa solenne.  L’effigie della Madonna resterà nella chiesa del SS. Crocifisso dell’Icona fino al 28 maggio, offrendo ai fedeli l’opportunità di venerarla e di pregare in sua presenza. Questo è un momento importante per la comunità dei fedeli, che possono così esprimere la loro devozione e gratitudine alla Madonna delle Grazie.

Le Prossime Tappe

Dopo la permanenza nella chiesa del SS. Crocifisso dell’Icona, il quadro della Madonna delle Grazie si trasferirà nella chiesa di S. Pietro Martire-S. Agostino. Il 30 maggio, infine, rientrerà nella cattedrale, concludendo la sua peregrinazione per le parrocchie della città.

Storia della Madonna delle Grazie

All’interno della Cattedrale Basilica, a sinistra del presbiterio, si trova la Cappella della Madonna delle Grazie, sul cui altare vi è un tabernacolo rinascimentale con al centro della nicchia la cornice barocca di legno dorato contenente l’effige della Madonna delle Grazie, opera di Pietro Alemanno (sec. XV). La sua immagine è utilizzata nel mese di maggio per un giro devozionale nelle chiese ascolane. In passato, l’effige si trovava all’interno della chiesa di S. Maria della Carità (detta della Scopa) e veniva portata di chiesa in chiesa presso le varie parrocchie della Diocesi durante i periodi di Quaresima e Pasqua, da qui l’appellativo di “Madonna del Giro”. Nel 1958, per iniziativa dell’allora Vescovo Diocesano Mons. Marcello Morgante, la Madonna delle Grazie fu definitivamente esposta nella Cappella della Cattedrale, alla devozione dei fedeli. Successivamente, l’alto prelato riuscì a farla dichiarare, da Papa Giovanni XXIII, patrona della città e Diocesi, come lo è da tempo immemorabile S. Emidio, Vescovo e Martire. Nell’ottobre del 2011, sul sagrato della cattedrale il cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le cause dei Santi pose sul capo della Madonna delle Grazie la corona d’oro benedetta dal  Papa Benedetto XVI°..

Questa storia testimonia la devozione e la venerazione che i fedeli hanno sempre avuto per la Madonna delle Grazie, e come la sua immagine sia diventata un simbolo importante della città e della Diocesi di Ascoli.

La Devozione dei Fedeli

Non si conoscono prodigi particolari della nostra Madonna delle Grazie, ma la sua immagine continua ad essere venerata dai fedeli e a rappresentare un simbolo importante della devozione mariana nella Diocesi di Ascoli Piceno. La peregrinazione della Madonna delle Grazie è un’occasione per i fedeli di avvicinarsi a Maria e di rafforzare la loro fede.

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