14.000 bambini rischiano di morire di fame se gli aiuti salvavita non entreranno subito nella Striscia di Gaza. È questo il drammatico allarme lanciato in questi giorni da un alto responsabile delle Nazioni Unite. Due mesi di blocco degli aiuti, aggravato dall’intensificarsi delle violenze, hanno portato a una crisi umanitaria estrema. Solo nell’ultima settimana, oltre 400 persone sono morte e più di 1.000 sono rimaste ferite.  Quasi 2,1 milioni di persone, metà delle quali bambini, vivono in condizioni di grave insicurezza alimentare. Il rischio di una carestia di massa è reale. “I pochi camion entrati non bastano. Tantissimi bambini stanno lottando per sopravvivere”, afferma Save the children, chiedendo “accesso umanitario totale e sicuro” e “fondi”.  “Ogni bambino ha il diritto di sopravvivere. Anche in guerra”, conclude Daniela Fatarella, direttrice generale per l’Italia di Save the children.

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