SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è svolto Venerdì 9 Maggio 2025, alle ore 12:00, presso la chiesa dei Sacramentini in San Benedetto del Tronto, il funerale di don Renato Pegorari, sacerdote appartenente alla Congregazione del Santissimo Sacramento, canonico della Cattedrale ed esorcista della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto.

La Messa, presieduta dall’arcivescovo Gianpiero Palmieri, è stata concelebrata da numerosi preti, tra sacerdoti della Diocesi Truentina e confratelli padri Sacramentini. Tra loro ricordiamo: padre Gabriele Di Nicolò, superiore della Provincia “Madonna del Santissimo Sacramento” Italia e Spagna; padre Silvano Nicoli, responsabile della Comunità Religiosa dei Sacramentini presente in San Benedetto del Tronto, cappellano dell’Ospedale Madonna del Soccorso, nonché compagno di Seminario del defunto; don Lorenzo Bruni, direttore della Scuola di Formazione Teologica della Diocesi truentina, di cui padre Renato è stato per un periodo docente di Liturgia; don Gianni Croci, delegato diocesano per la Pastorale; don Luca Rammella, vicario foraneo della Vicaria Beata Assunta Pallotta e parroco delle comunità di Comunanza e Montemonaco, in cui padre Renato aveva svolto per lungo tempo il suo servizio pastorale.
Presenti anche molti fedeli delle due comunità parrocchiali montane, tra i quali i due sindaci Francesca Grilli e Domenico Sacconi, primi cittadini rispettivamente di Montemonaco e Comunanza. Presenti anche molti fedeli delle comunità di Colonnella, di cui padre Renato era stato parroco per otto anni, dal 2011 al 2018.
Presenti inoltre molti figli spirituali dei Coursillos di Cristianità e del gruppo del Rinnovamento dello Spirito, di cui don Pegorari era stato assistente ecclesiastico rispettivamente dal 2005 al 2018 e dal 2005 fino alla sua morte.

Tante le parole di gratitudine nei confronti del prete tornato alla Casa del Padre, tra le quali anche quelle di mons. Palmieri, il quale, durante l’omelia, ha affermato: “Viviamo i questo momenti sentimenti di dolore, ma anche di fiducia e di gratitudine: siamo infatti addolorati per la morte di padre Renato, ma al contempo condividiamo con Renato una profonda fiducia nel Padre e nella sua tenerezza e siamo certi che chi ha servito il Signore e la Chiesa con umiltà e mitezza, è sicuramente accolto nelle braccia del Padre tra i figli fedeli“.
Commentando poi il brano evangelico ascoltato durante la Celebrazione e facente parte del capitolo 6 del Vangelo di Giovanni, il vescovo Gianpiero ha poi detto: “Dopo aver parlato del pane della Parola, ora Giovanni ci parla del pane di vita, cioè della carne e del sangue di Cristo, che è l’Eucaristia, e della gioia che giunge dall’essere uno con Gesù. ‘Chiunque vive questo Sacramento, vivrà in me, vivrà di me’. Il legame sarà così intimo, così profondo, da essere uno in Gesù. Questo rapporto così profondo e nuziale di cui parla Giovanni si esprimerà a diversi livelli: sentire con Gesù, pensare con Gesù, amare con Gesù, scegliere con Gesù, agire con Gesù. È il cammino di trasfigurazione del discepolo all’immagine del suo Maestro. Questo è vero per ogni sacerdote, in modo particolare per don Renato, il quale ha vissuto questa spiritualità nel suo essere parroco a Comunanza, Montemonaco e Colonnella. Ma non solo, lo ha vissuto anche nell’esercitare il suo ministero, fatto di ascolto, di attenzione e di speranza, anche verso gli ultimi: da esorcista, è stato al fianco di chi aveva toccato il fondo, di chi percepiva che la sua vita fosse arrivata a un punto fermo, a un vicolo cieco, a un tunnel senza uscita, dove il male sembrava avere la prevalenza”.
Il prelato infine ha ricordato i suoi incontri con don Pegorari: “Con Renato ho avuto solo qualche colloquio, ma sufficiente per farmi intuire il cuore, la disponibilità e la sua mitezza. L’esperienza della malattia è stata vissuta da Renato con grande pazienza, senza perdere la speranza, senza perdere il sorriso. Non posso fare a meno di ringraziare la comunità dei Sacramentini e dei laici che gli sono stati vicino nei giorni più difficili”.

Prima della benedizione finale, anche padre Silvano Nicoli, ha avuto parole di gratitudine verso padre Renato e ha ringraziato anche il vescovo Gianpiero per la sua presenza e per le visite fatte al loro confratello.
Poi don Luca Rammella ha ricordato il bene compiuto dal defunto prete nei territori montani e soprattutto le parole di incoraggiamento e di profonda spiritualità che padre Renato elargiva a lui e ad altri sacerdoti nei momenti di incontro e di convivialità.
La signora Gianna Basili, infine, a nome dei fedeli delle comunità di Comunanza e Montemonaco, ha espresso un pensiero di ringraziamento al Signore per aver loro donato padre Renato, il quale ha camminato insieme a loro, guidandoli “con affetto, pazienza e perseveranza”, non limitandosi ad “solo un padre spirituale, ma divenendo soprattutto un padre”.

A chi lo ha conosciuto, padre Renato lascia il ricordo di una persona mite, riservata ed umile, che ha servito la Chiesa fino alla fine e che ha affrontato con pazienza e mansuetudine anche la malattia e la sofferenza degli ultimi anni della sua vita.

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1 commento

  • Michael
    12/05/2025 alle 11:06

    Grazie Signore per avercelo donato. Padre Renato ora ci guiderà sempre. Amen

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