ASCOLI PICENO – La vicenda di Osea e il suo amore tormentato per la prostituta Gomer, simbolo dell’Israele infedele a Dio, accende una riflessione profonda sull’identità di Dio e sulla sua relazione con l’uomo: di questo parla l’ultimo libro di don Dino Pirri dal titolo “La vocazione indecente – Osea, la prostituta e la Chiesa morente”, che verrà presentato domani Venerdì 9 Maggio, alle ore 18:00, presso la libreria Rinascita in Ascoli Piceno. A dialogare con l’autore sarà l’arcivescovo Gianpiero Palmieri, vicepresidente della CEI e vescovo delle Diocesi del Piceno.
L’opera, che è stata data alle stampe lo scorso Gennaio, è già stata introdotta in numerosi consessi. L’ultimo ieri, 7 Maggio 2025, a Roma, presso “L’antica Latteria“, dove la nota giornalista Marianna Aprile, che ha condotto l’appuntamento, ha introdotto così l’autore e la sua ultima fatica letteraria: “Don Dino mi aveva incuriosito con un tweet del 2014 che diceva: ‘Sei ateo? E ci riesci sempre?’. Una domanda che, da atea, mi aveva interrogata. Il libro racconta di Osea, a cui Dio fa una richiesta poco comprensibile, e da lì don Dino parte con una riflessione sulla scarsa conoscenza che oggi abbiamo di Dio”.
Nel corso della presentazione romana don Pirri ha anche spiegato la sua scelta di parlare di Osea: “In realtà non l’ho deciso. Osea è un libro che mi ha sempre incuriosito, perché parla dell’amore in maniera diversa: anche i baci Perugina parlano d’amore, ma la storia del profeta che si sposa con la prostituta mi ha incuriosito oltremodo. Quindi sono andato ad approfondire e alla fine, tramite le prediche di Osea, che sono veramente profetiche, mi sono reso conto che le sue parole si adattano non solo al nostro contesto sociale, ma addirittura creano dibattito ancora oggi. Parlare male della Chiesa può essere anche facile, ma parlare dei difetti della Chiesa, come si parla dei difetti della propria madre, significa parlare d’amore“.
Il libro, che vanta la prefazione dello scrittore Paolo Curtaz, è in effetti una lettura audace della nostra fede e del nostro tempo e parla in maniera forte della e alla Chiesa di oggi, la cui storia viene messa a confronto con quella di Osea: è una Chiesa che rischia di morire, avendo smarrito il respiro del Vangelo. Pirri immagina un processo pubblico in cui i figli della Chiesa vengono chiamati a rispondere per le loro mancanze: “la mancanza di affidabilità, la mancanza di compassione e la mancanza di “conoscenza di Dio”. Che ruolo avrà la speranza? Come per Israele ai tempi di Osea, anche per la Chiesa di oggi ci sarà una possibilità di redenzione? Per scoprirlo, siete tutti invitati alla presentazione che si terrà domani ad Ascoli Piceno.
Per chi non lo conoscesse, don Dino Pirri è un prete della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, che, sebbene giovane, ha una lunga esperienza pastorale alle spalle. È stato assistente nazionale dell’Azione Cattolica Ragazzi ed assistente Agesci. Dal 2014 al 2017 ha condotto su TV2000 la trasmissione “Sulla strada“, in cui commentava il Vangelo della Domenica. Ha pubblicato numerosi libri, tra i quali “Dalla sacrestia a Gerico” (2012), “Cinguettatelo sui tetti. Il Vangelo di Marco su Twitter” (2013) e “Lo strano caso del Buon Samaritano” (2022) per Rizzoli. Don Pirri, inoltre, gestisce il blog “Appunti di un pellegrino”.
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