Le catechiste della Parrocchia

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Domenica 4 maggio, ragazzi e famiglie della Parrocchia San Benedetto Martire si sono dedicati una giornata nella suggestiva Assisi, in compagnia del parroco don Guido, di Emanuele diacono e dei loro catechisti.

Hanno ripercorso i luoghi e le vite di San Francesco, Santa Chiara, Beato Carlo Acutis, per poi sperimentare la semplicità e l’autenticità della Porziuncola, luogo di preghiera e di perdono.

Accanto alla bellezza dell’esperienza spirituale, ci sono stati momenti giocosi durante il pranzo in condivisione, e la possibilità di festeggiare con gioia i 13 anni di sacerdozio di don Guido, compiuti lunedì 28 aprile.

Qui il racconto della giornata attraverso alcune testimonianze:

I ragazzi: “E’ stata un’avventura unica e indimenticabile, e andare sulla tomba di Carlo Acutis mi ha fatto molto riflettere su come vivere la vita”.  “E’ stata una gita davvero significativa, dove ho avuto l’opportunità di conoscere la storia di San Francesco e del Beato Carlo Acutis. Ho trascorso anche dei bei momenti con le persone che hanno partecipato, ho apprezzato il clima familiare e gioioso che si è creato tra tutti noi.”  “Mi ha colpito la storia di Carlo Acutis, perché è molto recente e si avvicina molto a noi, perché era un ragazzo come noi, della nostra età, che ha fatto tanto.”

Le mamme e i papà: “Assisi non è solo una questione di fede. Che siate credenti, atei o scettici, quello che si prova camminando tra i luoghi dove è stata scritta la storia di San Francesco e Santa Chiara è qualcosa di inspiegabilmente commuovente, che, senza volerlo, smuove la coscienza e ti induce a fare delle riflessioni sul vissuto quotidiano.” “Un pellegrinaggio? In pullman con la parrocchia? Se mi avessero fatto queste domande solo 10 anni fa, sarei scoppiata in una grassa risata. Questa volta invece ho risposto che sarei andata volentieri, e domani confermerei la mia presenza senza neanche pensarci. La famiglia, i figli, probabilmente servono anche a questo. A riscoprire vecchie conoscenze, quella con il Signore è senz’altro la più importante, e a scoprirne di nuove, la comunità parrocchiale ne è un esempio. Il pellegrinaggio ad Assisi è stato un momento di condivisione intimo e magico. Per noi adulti confrontarsi con nuove persone è stato molto stimolante. Venire a contatto con il parroco e con i catechisti sotto un’altra veste è stato elettrizzante per la mia famiglia. Pregare è stato semplice come non mai. Sentirsi vicini alla chiesa come un tempo è stato strano, e continuare ad ascoltare i nostri bimbi raccontare ai loro amici e ai loro nonni di San Francesco e di un ragazzo come loro di nome Carlo è emozionante. Hanno ascoltato e quello che hanno ascoltato li ha colpiti.”

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