DIOCESI – “Gesù dice: ‘Io sono la porta’. Che cosa intende Gesù quando dice questo? Significa che noi possiamo cambiare la nostra vita, passando attraverso di Lui. Prima stai fuori dalla porta, poi entri dentro attraverso la porta. Prima eri un Gianpiero di un certo tipo, con un certo modo di fare e un certo modo di pensare; ma poi, passando attraverso la porta , che è Gesù, diventi un Gianpiero nuovo, una persona con un nuovo modo di fare e di pensare, un nuovo stile di vita, una nuova sensibilità. Allora, passare attraverso la Porta Santa, significa che Gesù ti cambia la vita“.
È con queste parole del vescovo Gianpiero Palmieri, che Venerdì 25 Aprile 2025, si è aperto, presso la parrocchia San Gregorio Barbarigo in Roma, il Giubileo degli Adolescenti per gli oltre 400 giovanissimi delle Diocesi del Piceno che si sono recati nella capitale per attraversare la Porta Santa. L’iniziativa, che si è svolta in tre giorni fino a Domenica 27 Aprile, ha registrato anche la presenza di alcuni sacerdoti, diaconi, seminaristi, educatori e catechisti, coordinati da don Luca Censori e don Matteo Calvaresi, direttori degli Uffici diocesani di Pastorale Giovanile rispettivamente della Diocesi di Ascoli Piceno e della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto.
Durante la catechesi che ha aperto la tregiorni romana, mons. Palmieri ha detto: “Questo passaggio, che cambia la vita, avviene solo dopo aver conosciuto Gesù. Qualcuno dirà: ‘Sì, sì, certo, lo conosco, perché fin da quando ero bambino mi hanno parlato di Lui, ho fatto il catechismo, poi la Prima Comunione e anche la Cresima’. Puoi dire tutto quello che ti pare, ma c’è un momento, un momento della mia vita adulta, un momento in cui io ragiono con la mia testa, con i miei sentimenti, con il mio cuore, un momento in cui lo incontro davvero. Quello è l’incontro con Gesù vivo e risorto. Prima credo che Gesù è risorto, ma solo dopo questo momento importantissimo della mia vita io lo so con tutto il cuore. Solo in quel momento, so con tutto il cuore che Lui è risorto, che Lui mi ama, che mi incontra e che io sono chiamato a vivere una storia di amicizia con Lui“.
Il pomeriggio è proseguito con una meditazione del capitolo 26 degli Atti degli Apostoli, introdotto così dal vescovo Gianpiero: “Oggi ci faremo aiutare da Pietro e da Paolo. Sapete perché? Roma è la città di Pietro e di Paolo. A pochi metri da qui ci sono il luogo in cui Paolo ha subito il martirio e la basilica in cui poi è stato sepolto. Se invece andate ancora più avanti, trovate il luogo dove è stato crocifisso e poi sepolto Pietro. Ci faremo aiutare proprio da loro, da Paolo e da Pietro, per sapere qualcosa di come funziona questo incontro con Gesù”. Dopo aver meditato la Parola ed aver fatto anche dei giochi a tema, i ragazzi si sono recati presso la basilica dei Santi Pietro e Paolo per vivere la Via Lucis, insieme a tutti i partecipanti al Giubileo.
Numerosi i momenti da ricordare, come la visita alla basilica di San Paolo fuori le mura, l’attraversamento della Porta Santa e il passaggio della salma di Papa Francesco, avvenuti Sabato 26, e la Messa in piazza San Pietro di Domenica 27, presieduta dal cardinale Pietro Parolin e condivisa con oltre 200mila adolescenti provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Finora è stato l’evento giubilare più affollato, come ha detto in conferenze stampa il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
Delle tre giornate a Roma riporteremo nei prossimi giorni il racconto dettagliato di tutte le esperienze vissute, attraverso la testimonianza di alcuni adolescenti che ne sono stati protagonisti. Intanto pubblichiamo alcuni commenti a caldo che qualche ragazzo delle parrocchie di Spinetoli ha condiviso con il parroco don Giorgio Del Vecchio.
Giovanni Mascitti, 17 anni, parrocchia Maria Santissima:
“È stata un’iniziativa bellissima. Educatori simpatici, comprensivi, disponibili e preparati. Abbiamo fatto esperienza di nuove conoscenze e di un’ idea concreta di ‘unica umanità’. Da rifare!”.
Melissa Giuliani, 12 anni, parrocchia San Pio X:
“Abbiamo vissuto tre giorni indimenticabili. Rimarrà per sempre una delle esperienze più belle. Ringrazio i nostri educatori che sono stati sempre disponibili e le mie compagne di avventura super simpatiche. Non vedo l’ora di rivivere un’altra avventura tutti insieme!”.
Vittoria Bruni, 12 anni, parrocchia Maria Santissima Assunta:
“Per me il Giubileo è stata un’esperienza bellissima, piena di divertimenti e nuove esperienze mai provate fino ad ora. Tutti gli educatori sono stati gentilissimi e calmi, nonostante avessero tutta la responsabilità sulle loro spalle. Un avventura da fare almeno una volta nella vita!”.
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