ASCOLI PICENO – “È stata una opportunità di evangelizzazione rivolta alle persone sorde, ma al contempo è stata anche l’occasione per testimoniare a tutta la comunità ecclesiale che esiste un mondo spesso a parte, che, se prima si sentiva definito – come recitava il titolo di un celebre film –  ‘figli di un Dio minore’, oggi gradualmente si sente parte di una Chiesa che cammina insieme per far arrivare a tutti alla bellezza del Vangelo”.

È con queste parole che don Giorgio Del Vecchio, parroco delle comunità di Spinetoli, nonché responsabile della Commissione  diocesana per la Pastorale delle Persone in condizione di Disabilità e/o Neurodivergenze per la Diocesi di Ascoli Piceno e responsabile della Pastorale dei Sordi delle Marche, commenta la Celebrazione Eucaristica che si è svolta Domenica 13 Aprile 2025, alle ore 11:00, presso piazza Ventidio Basso, in Ascoli Piceno. Presieduta dal vescovo Gianpiero Palmieri, la Santa Messa è stata tradotta in Lingua dei Segni Italiana (LIS) attraverso il Servizio d’interpretariato disposto dalla Pastorale diocesana delle Persone con Disabilità e dal Movimento Apostolico Sordi. Le interpreti Monica e Antonella Illuminati e Selenia D’Intino, ai piedi del palco, hanno reso accessibile la partecipazione attiva delle oltre 100 persone sorde provenienti dall’Abruzzo e dalle Marche. Queste persone, che si sono ritrovate ad Ascoli Piceno per celebrare con una settimana di anticipo la Pasqua, fanno parte di tre diversi enti: l’Ente Nazionale Sordi Marche, il Movimento Apostolico Sordi di Sulmona-L’Aquila e l’Associazione Sordapicena, un’associazione sportiva dilettantistica e di promozione sociale di San Benedetto del Tronto.

Iniziata in piazza Roma, alle porte della chiesa Santa Maria della Carità (detta “della Scopa“), la Messa è stata concelebrata da don Luigi Nardi, parroco della comunità Santa Maria Madre di Dio, don Daniele De Angelis, parroco delle comunità San Pietro Martire e San Marcello, padre Giuseppe Panarisi, della chiesa di San Francesco, e dal già citato don Giorgio Del Vecchio. Dopo la benedizione delle palme, i numerosi fedeli, provenienti soprattutto dal centro storico della città, si sono diretti in processione verso piazza Ventidio Basso, dove la Messa è proseguita con la Liturgia della Parola e quella Eucaristica. La piazza, gremita di persone, ha registrato la presenza anche del sindaco del Comune di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti, dei volontari e degli iscritti all’Unitalsi di Ascoli Piceno, dei bambini e delle famiglie delle comunità parrocchiali coinvolte.

“Purtroppo – prosegue don Giorgio Del Vecchio – la mancata conoscenza della Lingua dei Segni Italiana (riconosciuta dallo Stato Italiano con l’art. 34 ter del decreto sostegni del 19 maggio 2021) nella maggior parte delle comunità parrocchiali, non permette ai sordi di partecipare in modo continuativo alla vita ecclesiale. Per tale ragione, da oltre trent’anni, da quando nel 1993 mons. Piovanelli, vescovo di Firenze, istituì il Movimento Apostolico Sordi per promuovere i sordi come protagonisti dell’evangelizzazione a loro dedicata, la Domenica delle Palme, nella comunità sorda, è riconosciuta come la Pasqua del sordo, una sorta di precetto pasquale accessibile nella Lingua dei Segni Italiana. Per l’occasione, ogni anno, in tutta Italia, si individuano dei luoghi di culto in cui i sordi possano radunarsi per una Messa a loro accessibile, grazie alla presenza di interpreti. Quest’anno il Movimento Apostolico Sordi ha scelto come punto di ritrovo la città di Ascoli Piceno e per noi è stata una bella esperienza di chiesa in comunione. Oltre alla Messa, infatti, abbiamo vissuto in maniera comunitaria anche il pranzo, consumato in un ristorante dell’Ascolano, e la via crucis pomeridiana nella chiesa di San Francesco, dove è stato possibile anche vivere momenti di profonda spiritualità. Molti sordi infatti si sono anche confessati”.

Conclude il direttore don Giorgio Del Vecchio: “Sono molto grato di poter vivere accanto ai sordi. In questi giorni ho avuto modo di confessarne parecchi, a Pescara, ad Ascoli Piceno e nella mia parrocchia a Spinetoli.  Quando parlo alle persone sorde soprattutto mentre celebro al Messa, mi rendo conto di come a loro il Vangelo arrivi in maniera diversa, più profonda. Mentre celebriamo l’Eucaristia, molti ormai hanno i volti abbassati, con gli occhi rivolti  verso l’orologio; quando invece parlo ai sordi e comunico loro il Vangelo con le mani, con la lingua dei segni, i loro occhi sono sgranati, pieni di gioia, pieni di emozione. In quei momenti mi sento veramente debole, fragile, perché mi rendo conto di essere completamente nelle mani di Dio, di essere uno strumento nelle Sue mani, e vedo in che modo il Signore entra in queste persone, nei loro cuori, nella loro mente. I loro occhi fanno intendere che stanno comprendendo un discorso evangelico che forse prima mai hanno avuto la possibilità di comprendere. E il cuore si riempie di gioia: il mio e il loro“.

Il prossimo appuntamento organizzato dalla Commissione Diocesana di Pastorale con le Persone in condizione di Disabilità e Neurodivergenze si terrà Domenica 11 Maggio 2025, presso la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo in Ascoli Piceno. “Si tratta di una Domenica di sensibilizzazione e di inclusione che ogni anno viviamo in una parrocchia diversa della nostra Diocesi – spiega don Del Vecchio -. Ogni anno facciamo un focus su una disabilità o una neurodivergenza specifica. Quest’anno l’iniziativa, che è giunta alla terza edizione, ospiterà il giovane scrittore Federico De Rosa, persona in condizione di autismo, il quale tratterà il tema “Fede e autismo”. La giornata avrà carattere giubilare e sarà destinata a tutte le famiglie e agli operatori pastorali: ci sarà un incontro alle ore 9:30 con l’ospite, poi la Messa alle ore 11:00 con la comunità parrocchiale, a seguire il pranzo; infine nel pomeriggio ci sarà un tempo di accoglienza e ascolto spirituale con la Porta della Speranza per le famiglie in condizione di disabilità e/o neurodivergenze”.

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