SPINETOLI – Laureato in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Ancona e occupato da quindici anni come ingegnere elettronico in una nota azienda locale che produce elicotteri, ha iniziato fin da giovane a dare il suo contributo alla politica locale, divenendo prima assessore a soli 28 anni e poi sindaco per ben 11 anni. Al di fuori dagli impegni amministrativi, nutre una grande passione per la montagna e tutte le sue potenzialità: passeggiate immerse nella natura; raccolta di funghi, castagne e tartufi; momenti di silenzio e riflessione.  È inoltre sposato dal 2019 con Giulia Capriotti, con la quale ha avuto due figli: Ginevra Maria, di 5 anni, e Alberto Maria, di 3 anni. Si tratta di Alessandro Luciani, 44 anni, che è al suo terzo mandato come sindaco del Comune di Spinetoli.

Quali sono le maggiori criticità che riguardano il Comune da lei amministrato?
Al momento, la criticità più rilevante per la mia Amministrazione Comunale riguarda l’edificio che fino a otto anni fa ospitava gli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado. A seguito del sisma del 2016, infatti, ho sottoposto tutti gli edifici scolastici a verifica sismica e sono risultati tutti non sicuri ad eccezione di uno. È iniziato così un lungo periodo di tempo, in cui abbiamo dovuto convogliare tutte le nostre energie per reperire i fondi necessari alla messa in sicurezza dei vari edifici. Purtroppo, non essendo il nostro Comune rientrato all’interno del cratere sismico, abbiamo avuto difficoltà a reperire tutte e risorse finanziarie: i fondi ministeriali seguono infatti un iter diverso da quelli destinati alla ricostruzione, quindi tutti i nostri lavori hanno subìto un rallentamento. Grazie, però, ad alcuni politici locali che si sono adoperati per aiutare la nostra Amministrazione, siamo finalmente riusciti ad ottenere i fondi necessari per realizzare il 75% dei lavori agli edifici scolastici: abbiamo ricevuto circa 300/350 mila euro per ogni edificio e i bambini della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria sono già rientrati nelle loro sedi. Manca solo la Scuola Media, che rappresenta l’opera più impegnativa dal punto di vista economico, in quanto parliamo di un lavoro del valore di circa 3 milioni di euro. Le risorse le abbiamo trovate e i lavori li abbiamo appaltati. Teoricamente dovrebbero essere in dirittura di arrivo. All’atto pratico invece ci sono alcuni problemi : a volte l’azienda che ha vinto l’appalto non è reperibile e, contattata, afferma di non riuscire a venire perché deve seguire altri appalti; altre volte ci sono impedimenti di natura burocratica, che richiedono tempo; altre volte ancora, l’azienda lamenta il fatto che, rispetto ai patti iniziali, il costo delle materie prime è aumentato e quindi non riesce finire i lavori al prezzo concordato. Il termine previsto per la fine dei lavori sarebbe Luglio 2025, ma abbiamo qualche difficoltà ad andare avanti e a rispettare la scadenza. Sono quindi preoccupato e dispiaciuto, perché questo era il progetto più ambizioso e vorrei che venisse terminato entro l’estate, per permettere agli studenti di rientrare regolarmente nel nuovo edificio scolastico a Settembre.

Quali sono invece gli obiettivi raggiunti di cui va maggiormente orgoglioso?
Dopo un mandato da assessore e due da sindaco, sono diversi gli obiettivi raggiunti di cui vado fiero.
Parto dalla riqualificazione del centro storico: i fondi del PNRR sono stati una manna dal cielo per mettere in atto tanti progetti che erano bloccati, ma gli investimenti maggiori sono stati effettuati soprattutto nella parte alta del paese, che era rimasta indietro rispetto al resto della cittadina. Essendoci pochi abitanti, c’erano anche pochi servizi; ora, invece, siamo riusciti a ridare vita al nostro centro storico da un punto di vista sia urbanistico sia culturale: abbiamo sistemato le mura antiche, abbiamo rinnovato l’arredo urbano, abbiamo investito sulla riqualificazione dei musei e sulla loro gestione da parte della Pro-Loco, abbiamo sistemato ed ampliato il cimitero civico. Siamo riusciti a restituire decoro, fascino e anche opportunità ad una parte del paese che stava morendo, tanto da sembrare abbandonata. L’Amministrazione ha fatto la sua parte; ora tocca ai privati ristrutturare le facciate degli edifici, sapendo che ci sono risorse economiche appositamente dedicate alla riqualificazione del centro storico, che sono in attesa di essere destinate.
Un altro importante risultato lo abbiamo raggiunto nell’ambito della viabilità, avendo sistemato le due arterie stradali principali che servono tutta la cittadina, compreso il centro storico. Per noi questo è un elemento importante, perché rende la viabilità della nostra cittadina ancora migliore e contribuisce ad essere fonte di attrazione per investimenti di giovani coppie o famiglie. Non essendoci più molte abitazioni nella vallata, infatti, parecchi cittadini decidono di tornare ad abitare nei paesi dell’interno. Spinetoli è fra questi e non subisce il problema dello spopolamento, avendo alcuni vantaggi anche per la sua posizione strategica: c’è un’apposita uscita dall’Ascoli Mare e non è lontana dai due centri abitati più importanti della provincia, cioè Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto.

 

Tra gli obiettivi raggiunti non ha citato la nascita del centro socio-sanitario a Pagliare inaugurato la scorsa settimana. Quali servizi offrirà?
Sì, lo abbiamo inaugurato Giovedì 6 Marzo. Il centro ospita sia servizi di natura sanitaria, come visite pediatriche e ginecologiche o prelievi del sangue, sia di naturale sociale, come assistenza psicologica e servizi di assistenza sociale. Inoltre stiamo lavorando anche per la creazione di un poliambulatorio nel centro storico di Spinetoli. Si tratta di una rinascita in realtà. Abbiamo deciso di ricavare la struttura all’interno di alcuni locali siti al piano terra del Municipio. Un ambulatorio già esisteva, ma da pochi mesi sono andate in pensione due figure professionali molto note ed importanti per il nostro paese. Abbiamo pensato allora di attrarre altri professionisti, dando loro la possibilità di lavorare in un contesto più nuovo, più dignitoso e quindi più confortevole. Si è trattato anche di rispondere ad una necessità del territorio, visto che una parte della popolazione è abbastanza anziana e necessita di essere seguita e curata da vicino.

Quali altri progetti ha in serbo per il futuro?
Uno degli obiettivi per il futuro è la riqualificazione anche della palestra che era a servizio della vecchia Scuola Media. A seguito delle verifiche sulla vulnerabilità sismica, abbiamo dovuto chiuderla per inagibilità, ma non abbiamo intenzione di lasciarla così, abbandonata come uno scheletro nel deserto. Al contrario, vogliamo riqualificarla e renderla una struttura polifunzionale che possa essere utile a tutti i cittadini. In questo momento quindi stiamo spendendo tempo ed energie per reperire i fondi ministeriali necessari per realizzare questo progetto.

Qual è il suo rapporto con la fede e in quali azioni concrete si traduce il suo essere cristiano?
Io e mia moglie abbiamo una profonda devozione verso la Madonna, tanto che entrambi i nostri figli hanno come secondo nome Maria. Inoltre credo in Dio e condivido i valori del cristianesimo, come ad esempio la famiglia e l’amore verso tutti, soprattutto i più deboli. Già lo facevo nella mia vita privata, ma, a maggior ragione da quando sono sindaco, ho sempre dato la priorità al sociale, rispettando e sostenendo i più fragili e i più bisognosi. Credo che mettere tutti alla pari in termini di tributi da pagare al Comune, non sia giusto: chi ha di più, può e deve contribuire di più alle necessità della città; viceversa, chi ha meno, può contribuire di meno. Ogni iniziativa della nostra Amministrazione quindi tiene sempre conto dell’ISEE, ovvero del reddito di ogni famiglia: per me questo significa equità. Faccio un esempio. Proprio in questi giorni ha suscitato alcune polemiche una mia decisione. Fino al 28 Febbraio scorso avevamo un servizio di raccolta delle potature che funzionava in questo modo: in base al peso dei rifiuti di ogni famiglia, la PicenAmbiente invia al nostro Comune la spesa annuale, che poi noi dividevamo in base al numero delle famiglie: questo significa che chi aveva come rifiuti i semplici rami potati nel piccolo giardino di casa, pagava allo stesso modo di chi aveva eseguito le potature di interi campi di ulivi. È chiaro che questo non era equo. Pertanto, dal 1° Marzo 2025, ogni famiglia pagherà in base all’effettiva produzione di rifiuti da potatura da smaltire. Sono sicuro che nelle prossime bollette chi beneficerà del risparmio sarà molto contento e sono certo che si tratterà di famiglie che possiedono un piccolo giardino; al contrario si registrerà qualche aumento per chi possiede proprietà ben più grandi. Ma è giusto che sia così: chi possiede campi di ulivi, avrà come rendita l’olio. Chi possiede un giardino, non avrà una rendita o ce l’avrà molto più bassa, giusto per soddisfare le esigenze familiari.

Il 2025 è Anno Giubilare dedicato alla Speranza. Qual è la speranza che lei si sente di dare ai suoi cittadini e ai lettori de L’Ancora?
Finché sarò sindaco, starò sempre dalla parte dei più fragili. Se le istituzioni e la famiglie facessero questo, il beneficio sarebbe per tutti: il territorio crescerà meglio in tutte le sue forme e la forte sinergia tra le persone farà stare tutti meglio. Le faccio un esempio pratico: lo scorso anno la nostra Amministrazione ha consegnato 16 case popolari. Mettersi dalla parte degli svantaggiati significa far scomparire le disparità e, un po’ alla volta, riuscire a camminare tutti insieme.

 

 

 

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *