ASCOLI PICENO – Continuano, dopo il successo dovuto alla presenza dell’attrice Sonia Bergamasco, le attività del Circolo di Cultura Cinematografica “Don Mauro – Nel corso del tempo” di Monticelli con un ciclo dedicato al mondo del Western.

E’ iniziato giovedì 20 febbraio con un classico del genere: In nome di Dio di John Ford (1948, 106’) con John Wayne e Pedro Armendariz.

Si continua giovedì 6 marzo, alle 21.15, con la proiezione di Per un pugno di dollari (1964, 100’) di Sergio Leone con Clint Eastwood, Marianne Cock e Gian Maria Volontè. Nel film, in una cittadina messicana di frontiera, arriva un pistolero sconosciuto che cerca di mettere contro le due famiglie criminali del paese, dividendosi tra le due fazioni e traendone i propri vantaggi. Sin dai primi minuti si ode la frase “Tutti qui sono o molto ricchi o morti”; è il riassunto emblematico di questo western italo-ispanico che fece scalpore in Italia (ma anche all’estero) sia perché diverso da quelli americani sia per l’uso che fa della violenza al cinema, influenzando non poco futuri registi di fama internazionale come Sam Peckinpah e lo stesso Stanley Kubrick. Il film prende spunto da una precedente pellicola di Akira Kurosawa (La sfida del samurai), con uno stile completamente diverso e possiede una suggestiva energia cinematografica. Sorretto da un impianto teatrale, sia dal punto di vista estetico che strutturale, trova il suo timbro narrativo nell’intrigo elisabettiano e nel suo raffinato cinismo. E’ anche, seppur in maniera superficiale, una ballata macabra sul potere del denaro. Volutamente rozzo e barbaro, è caratterizzato da un umorismo sardonico che ne stinge l’ambizione. Il tema del mito è qui innalzato alla sua massima espressione, riducendo il contenuto ad una forma surreale, quasi fantastica. Oltre all’estetica innovativa (i celebri tempi dilatati di Leone), si percepisce un originale approccio verso quelli che saranno i temi preferiti del regista: avidità, vendetta, morte, qui affrontati e osservati attraverso la lente deformante del grottesco e di un malizioso e dissacrante umorismo. Il film diede fama mondiale a Clint Eastwood, definito dallo stesso Leone “un attore con due sole espressioni: col cappello e senza”; ma donò anche al cinema un’infinità di future citazioni e omaggi “nascosti”, come affermerà anche in seguito Quentin Tarantino; da qui deriva anche la sua importanza. Ottimo il cast dei tecnici, oltre a quello degli interpreti (con un G.M. Volontè in gran forma), composto da: Jack Dalmas (fotografia); Ennio Morricone (musiche); scene e costumi (Charles Simons); tutti italiani che si celano sotto pseudonimi. Grande successo di pubblico mondiale: 2 miliardi di incasso!

Il ciclo proseguirà giovedì 13 marzo, alle 21.15, con Il grinta (1969, 128’) di Henry Hathaway con John Wayne, Glen Campbell e Kim Darby e si concluderà giovedì 20 marzo, ore 21.15 con Pat Garret e Billy Kid (1973, 106’) di Dam Pecknipah con James Coburn, Kris Kristofferson e Bob Dylan.

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