GROTTAMMARE – Lo zucchero ci piace molto, ma non è un nutriente sano. “La Fondazione Veronesi per la prevenzione dei tumori consiglia di consumare almeno 300 grammi di frutta e 400 grammi di verdura al giorno”. Con queste parole, la nutrizionista Dottoressa Renata Alleva ha spiegato agli studenti delle classi seconde della scuola media di Via Toscanini, sede centrale, l’importanza di una corretta alimentazione. Ha inoltre sottolineato che “l’alcool non dovrebbe essere neppure assaggiato da un individuo in crescita almeno fino ai 21 anni, poiché è stato dimostrato che inibisce lo sviluppo della materia grigia rispetto a quella bianca del cervello”.

L’incontro con la nutrizionista

Presso la scuola secondaria di secondo grado dell’Istituto “Giacomo Leopardi” di Grottammare centro, si è svolto un incontro con la Dottoressa Renata Alleva, volto a sensibilizzare gli studenti sull’importanza della nutrizione e della sostenibilità alimentare.

Il progetto “Marche Rifiuti Zero”

L’iniziativa rientra nel progetto “Marche Rifiuti Zero”, coordinato da Marta Macrillanti e Sabrina Petrucci, con il supporto delle referenti “Eco School” della scuola, le professoresse Erica Perino e Anna Pompei. Questo progetto si collega ad altre iniziative, come “Curiamoci della Salute” e “Zero Spreco”, quest’ultimo promosso dal Comune e incentrato sulla riduzione degli sprechi alimentari. Nell’ambito di questa iniziativa, gli studenti hanno proposto un menù anti-spreco, che sarà successivamente elaborato graficamente dagli alunni dell’Istituto Fazzini Mercantini.

L’importanza dell’educazione alimentare secondo la dirigente scolastica

“Marche Rifiuti Zero è uno dei progetti più significativi del nostro Istituto – ha spiegato la dirigente scolastica, Prof.ssa Luigina Silvestri – poiché promuove negli alunni la consapevolezza della necessità di rispettare l’ambiente e di essere cittadini attivi, adottando comportamenti responsabili per la salvaguardia del territorio”. Il progetto nasce da un’iniziativa del Comune di Grottammare, che prevede la collaborazione di esperti e il coinvolgimento della Scuola Superiore Fazzini Mercantini.

Alimentazione e sostenibilità ambientale

Durante il suo intervento, la Dottoressa Alleva ha affrontato il tema dell’industria alimentare, sottolineando come essa spinga al consumo eccessivo di alimenti, spesso senza considerare l’impatto ambientale. “Gli allevamenti intensivi contribuiscono all’inquinamento e all’emissione di CO2. Terra, cibo e salute sono concetti strettamente collegati: il cibo influisce sulla qualità dell’acqua, sul cambiamento climatico e sull’effetto serra”.

Ha poi spiegato ai ragazzi l’importanza di un’alimentazione equilibrata: “Avete bisogno di un apporto calorico di circa 2500 Kcal al giorno, ma è fondamentale capire come queste calorie siano composte. Se provengono principalmente da zuccheri e grassi, invece che da proteine e altri nutrienti sani, possono essere dannose per la salute”. Ha inoltre chiesto agli studenti se praticassero attività fisica o se conducessero una vita sedentaria.

Il ruolo del microbiota intestinale

Un altro tema affrontato è stato quello del “microbiota”, ossia l’insieme di batteri intestinali che aiutano a sintetizzare gli alimenti e supportano il sistema immunitario. “Se consumiamo cibi troppo processati, con additivi, emulsionanti, senza fibre e con conservanti, non nutriamo il microbiota e, di conseguenza, compromettiamo il nostro sistema immunitario” ha spiegato la nutrizionista.

Cosa mangiare per una dieta sana

La Dottoressa Alleva ha fornito alcuni consigli pratici su come comporre una dieta sana:

  • Evitare cibi ultra raffinati e ultraprocessati.
  • Leggere sempre le etichette dei prodotti alimentari.
  • Limitare il consumo di zuccheri, abbinandoli sempre a fonti proteiche.
  • Privilegiare verdure di stagione, ortaggi e frutta (con moderazione, data la presenza di zuccheri naturali).
  • Evitare bevande zuccherate.
  • Integrare la dieta con frutta secca oleosa, come noci e mandorle, e spezie naturali come cacao e cannella per aromatizzare lo yogurt.

Curiosità e consigli pratici

Tra i cibi ultraprocessati ci sono anche quelli insospettabili, come alcuni cereali per la colazione, che spesso contengono zuccheri aggiunti. La nutrizionista ha invitato gli studenti a preferire alimenti semplici e genuini, consigliando di portare a scuola pacchettini di frutta secca come noci e mandorle per la ricreazione. Ha inoltre suggerito colazioni equilibrate, come pane con ricotta o uova strapazzate, sempre abbinate a frutta fresca e frutta secca. Questi alimenti, ricchi di omega-3, sono particolarmente benefici sia per i giovani che per gli anziani.

Interesse e consapevolezza degli studenti

Gli studenti hanno partecipato attivamente alla discussione, ponendo domande e dimostrando grande interesse per gli argomenti trattati. Dall’incontro è emerso che molti ragazzi hanno una conoscenza limitata sui rischi legati ai cibi ultraprocessati. Si è parlato anche dell’impatto ambientale delle scelte alimentari e di come una dieta più sana potrebbe contribuire a ridurre l’inquinamento globale.

Grazie a iniziative come questa, i giovani possono sviluppare una maggiore consapevolezza su alimentazione e sostenibilità, imparando ad adottare scelte più responsabili per la loro salute e per il pianeta.

 

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