(Foto AS Roma)

“Affrontare un problema complesso come quello della povertà alimentare richiede un’azione congiunta immediata”: lo afferma Simone Garroni, direttore generale di Azione contro la fame. “Oggi a livello globale una persona su undici non ha accesso regolare a pasti equilibrati. Un ulteriore campanello di allarme proviene dalle quasi 600 milioni di persone che, entro il 2030, si troveranno ad affrontare la fame: a quindici anni dalla definizione dell’obiettivo “Fame Zero”, dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, il risultato è lungi dall’essere raggiunto”.
Aggiunge Garroni: “Secondo il Global Report on Food Crises 2024, realizzato e diffuso dal Food Security Information Network, i conflitti, le condizioni metereologiche estreme dovute ai cambiamenti climatici e gli shock economici sono stati i principali fattori scatenanti nelle dieci crisi alimentari più gravi al mondo. Tuttavia, è fondamentale agire anche sulla riduzione degli sprechi lungo la filiera alimentare. In Italia, per esempio, ogni anno si sprecano 4,5 milioni di tonnellate di cibo, aggravando il quadro della povertà alimentare nel nostro Paese”.
Azione contro la fame è un’organizzazione umanitaria internazionale impegnata a garantire a ogni persona il diritto a una vita libera dalla fame.

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