(Foto ANSA/SIR)

Il dolore e la preghiera dei cattolici per le vittime del brutale attacco a Örebro (in Svezia).

È quanto assicura, in una dichiarazione del card. Anders Arborelius, vescovo di Stoccolma. “Insieme a tutta la Svezia, noi cattolici piangiamo le vittime del violento attacco a Örebro e preghiamo per loro. La violenza e le sparatorie sembrano solo aumentare e aumentare. Chiediamo l’aiuto di Dio, affinché bene e armonia possano prevalere nel nostro Paese”. Il cardinale annuncia anche che domenica la comunità cattolica pregherà “in tutte le nostre chiese per coloro che sono stati uccisi e per la misericordia di Dio”. Sul posto rimane attiva la parrocchia cattolica di Sant’Eskil a Örebro. “Il cancello della nostra chiesa è aperto oggi alle 16 a chiunque voglia venire ad accendere una candela e pregare per la nostra città e per coloro che sono stati colpiti nell’attacco”. Sarà celebrata in parrocchia una Santa Messa oggi alle 18 per questa intenzione. È intanto salito a 11 il bilancio delle persone uccise. Diverse persone sono state ferite, ma non è chiaro quante. L’attacco è avvenuto ieri attorno alle 12.30 a Örebro, nella Svezia centrale, circa 200 chilometri a ovest della capitale Stoccolma.

È stato preso di mira il Campus Risbergska, un centro educativo per persone adulte gestito dal comune. È morto anche il presunto responsabile, un uomo di 35 anni la cui identità non è stata resa pubblica. Al momento non si conoscono le sue motivazioni, ma la polizia ha escluso ragioni “ideologiche” e ritiene abbia agito da solo. È stata la sparatoria di massa più grave nella storia del Paese.

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