GROTTAMMARE – La Cooperativa Sociale Diogene Multiservice ha preso ufficialmente vita nel maggio del 2018, nata dalla determinazione di un gruppo di persone che, dopo aver perso il proprio impiego, hanno deciso di non arrendersi di fronte alle difficoltà del mercato del lavoro. A rispondere alle domande de L’Ancora Online, a nome della Cooperativa, è il presidente Stefano Abrugia.
Come è nata la Cooperativa Sociale Diogene?
La nostra Cooperativa è nata da un’esigenza concreta e condivisa.
All’epoca eravamo tutti over 50 e, nonostante le nostre competenze ed esperienze, abbiamo incontrato enormi difficoltà nel trovare una nuova occupazione. Ogni porta a cui bussavamo ci veniva chiusa in faccia e, in molti casi, non riuscivamo nemmeno a ottenere un colloquio.
Abbiamo quindi deciso di presentarci alle amministrazioni comunali e alle diocesi di San Benedetto del Tronto, Ripatransone, Montalto e Ascoli Piceno. Sebbene alcuni Comuni abbiano mostrato interesse per la nostra situazione, è stato soprattutto il supporto delle Curie, attraverso la figura di Franco Veccia, a permetterci di concretizzare il nostro progetto.
Così è nata la Cooperativa, che si è rivelata ben presto un punto di riferimento per molte altre persone nella nostra stessa condizione, inclusi anche gli over 40, sempre più colpiti dal problema della disoccupazione. Il nostro primo incarico ci è stato affidato dal Comune di Folignano, ma il legame più solido lo abbiamo sviluppato con il Comune di Grottammare. Per poter operare, avevamo bisogno di una sede, che ci è stata concessa dal Comune di Offida, mettendoci a disposizione un locale dismesso in comodato gratuito.”
Perché avete scelto il nome “Diogene”?
Abbiamo scelto questo nome ispirandoci al filosofo greco Diogene, noto per la sua instancabile ricerca della verità e della dignità. Noi, nel nostro percorso e nel nostro lavoro quotidiano, perseguiamo lo stesso obiettivo: ridare dignità a chi, come noi, si è trovato in difficoltà.
Come è organizzata l’attività della Cooperativa?
Disponiamo di un magazzino ben fornito di attrezzature per il giardinaggio, sebbene ci manchi ancora un trattorino tagliaerba, che sarebbe di grande aiuto per migliorare la nostra efficienza. Ogni giorno, prima di iniziare, suddividiamo i compiti in base alle necessità: c’è chi si occupa dello sfalcio dell’erba, chi della pulizia e chi di altre mansioni. La nostra squadra è composta da me, Stefano Abrugia, presidente e factotum della Cooperativa, con ruoli che spaziano dal capo operaio al commerciale, fino alla manutenzione delle attrezzature. Poi ci sono il vicepresidente, il segretario e tre operai che lavorano con noi.
Cosa è cambiato negli anni?
Abbiamo fatto molti passi avanti, ma sentiamo ancora di essere sottovalutati e poco conosciuti. Ci piacerebbe ricevere maggiore attenzione, sia dalle istituzioni che dai cittadini. Non tutti sanno, ad esempio, che ci occupiamo della manutenzione del verde pubblico di Grottammare e che la zona ripresa dal drone della trasmissione televisiva Kilimangiaro è proprio quella che ci è stata affidata dal Comune. Siamo orgogliosi del nostro lavoro e vorremmo che venisse riconosciuto di più.
Vuole lanciare un appello alle istituzioni?
Il mio appello è rivolto sia ai Comuni che ai privati che necessitano di interventi di manutenzione e cura del verde. Sappiamo bene che il momento storico che viviamo non è semplice per nessuno, né per le amministrazioni, né per i cittadini. Tuttavia, crediamo fermamente nel valore del nostro lavoro e nella serietà con cui lo portiamo avanti. Confidiamo nel futuro e speriamo di poter continuare a crescere, offrendo il nostro contributo alla comunità.