
Di Giovanna Pasqualin Traversa
Il movimento come forma di cura, speranza e rinascita. Meglio se “consapevole” e in gruppo, per trasformare ogni gesto in linguaggio per esprimere emozioni. E’ un “viaggio” innovativo e coinvolgente verso la riscoperta della gioia di vivere, quello proposto a Roma dal Centro di senologia dell’ospedale San Giovanni alle donne operate di carcinoma mammario e ancora in terapia. Motori dell’iniziativa “Balla con me”, la psico-oncologa Simona Carloni e l’infermiera suor Rolanda Sabellaga, con il sostegno del primario Lucio Fortunato. Li abbiamo incontrati
“Nuvole rosa trasportate dalla gioia”. Così Simona Carloni, psico-oncologa presso il Centro di senologia dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma, definisce al Sir le partecipanti all’iniziativa “Balla con me”, progetto innovativo di danza movimento consapevole – nato a febbraio 2024 da un percorso di mindfulness esperienziale integrata, avviato dalla dottoressa alla fine del 2021 – che, con l’insegnante professionista e performer Saria Cipollitti, coinvolge donne operate di tumore al seno in trattamento con chemio, radioterapia o ormonoterapia presso l’ospedale. Il movimento consapevole, spiega Carloni,
“dà voce alla solitudine e al silenzio, e diventa strumento di espressione trasformando ogni gesto di danza in un linguaggio capace di esprimere le emozioni e tradurle in energia positiva”.

(Foto Calvarese/SIR)
Si lavora sulla riduzione dello stress, sulla regolazione delle emozioni e sul superamento del senso di solitudine perché, prosegue la dottoressa, “non possiamo limitarci alla diagnosi; dobbiamo prendere in carico non solo la paziente ma tutta la persona”. Un percorso reso possibile grazie al sostegno di Lucio Fortunato, direttore del Centro di senologia dell’ospedale che ha ricevuto dal 2017 la certificazione europea. Sono 609 le donne trattate chirurgicamente nel 2024 e “i dati in nostro possesso – ci spiega Fortunato – indicano una guarigione a 5 anni nel 90% dei casi.
Proprio perché la guarigione oggi è così frequente, diventa sempre più importante l’attenzione nei confronti della qualità della vita”.
L’impatto psicologico della diagnosi è sempre durissimo, a volte devastante. “Le donne che trattiamo non sono solo pazienti, ma mamme, sorelle, nonne, lavoratrici, purtroppo a volte figlie, tutte con la necessità di recuperare la propria vita e la propria serenità”. Di qui le numerose iniziative intraprese dal Centro di senologia: teatro, canto, ginnastica. Tra queste spicca “Balla con me”, con la costituzione di un gruppo di danza e movimento consapevole che si riunisce tutti i venerdì pomeriggio all’Esquilino. Sono attualmente 28 le partecipanti, dai 24 ai 78 anni.
Ma per la dottoressa Carloni, “il valore aggiunto di questo percorso è suor Rolanda Sabellaga, che definisce “grande portatrice di gioia”. Si schernisce suor Rolanda, appartenente alla congregazione delle Suore ospedaliere della misericordia e infermiera al San Giovanni. Operata dodici anni fa di tumore al seno, da cinque lavora proprio al Centro di senologia e all’ambulatorio. “Con Simona – ci racconta – abbiamo creato il progetto ‘Balla con me’ per dare una testimonianza del valore della vita, della gioia e della grande forza delle donne.
Vogliamo gridare al mondo che, nonostante la malattia, la speranza, come dice il Papa nella bolla di indizione del Giubileo, non delude mai.
Il tutto, grazie a Saria, al suo animo grande e alla sua dedizione. Senza di lei non avremmo potuto fare nulla. E grazie anche al nostro primario che ci sostiene e ci dà la possibilità di realizzare e portare avanti il nostro progetto, per ora rivolto solo alle pazienti oncologiche, ma che vorremmo estendere a tutto l’ospedale, perché sono tante le donne che hanno le necessità di essere sostenute nei loro percorsi di cura”.

(Foto Calvarese/SIR)
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