COMUNANZA – Sarà un pomeriggio importante quello di oggi, 24 Gennaio 2025, per la Vicaria Beata Assunta Pallotta. Alle ore 18:00, infatti, si terrà la presentazione a mons. Gianpiero Palmieri della nuova sede vicariale di Caritas, presso i locali parrocchiali della comunità di Santa Caterina di Alessandria in via Primo Maggio, n. 8. A seguire il prelato, che è vescovo di entrambe le Diocesi del Piceno, presiederà la Santa Messa.
Saranno presenti anche don Luca Rammella, vicario foraneo e parroco, don Pino Raio, vicario parrocchiale delle comunità di Force, Comunanza e Montemonaco, il diacono Natalino Marinozzi, coordinatore vicariale di Caritas, e i numerosi volontari che contribuiscono, con il loro tempo e il loro prezioso servizio, a rendere la Chiesa locale più solidale ed unita.
Queste le parole del diacono Natalino Marinozzi: “La sede servirà tutta la Vicaria, quindi le comunità di Castignano, Comunanza, Force, Montalto delle Marche, Montedinove, Montelparo, Montemonaco e Rotella. Sul territorio siamo presenti ed operativi già da dieci anni; ora finalmente, oltre ad avere una struttura più ampia e dignitosa, potremo contare anche su uno spazio per accogliere al meglio chi si rivolgerà a noi, garantendo così anche la possibilità di colloquiare presso il nuovo centro di ascolto“.
“Attualmente – prosegue il diacono Marinozzi – aiutiamo 70 famiglie, che corrispondono a 160 persone del nostro territorio che vivono in un momento di ristrettezza economica e quindi possono contare sui pacchi alimentari che consegniamo mensilmente e sulla frutta fresca che, invece, distribuiamo con frequenza quindicinale. Oltre a questo, cerchiamo di essere attenti anche ad altre esigenze che questi nostri fratelli e sorelle possono avere, come ad esempio la necessità di pagare alcune bollette relative alle utenze domestiche oppure di effettuare visite mediche specialistiche o di essere accompagnati fuori dal territorio per esigenze di natura medico-sanitaria”.
Tutti i fedeli della Vicaria sono invitati a partecipare a questo momento importante, che – come conclude Marinozzi – “è un segno concreto di speranza verso i più deboli e fragili della comunità, quella speranza a cui spesso papa Francesco ci esorta e che è anche al centro dell’Anno Giubilare 2025″.
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