CASTIGNANO – In occasione del novantaduesimo compleanno di don Gabriele Silvestri, Mons. Vincenzo Catani ha voluto esprimere i suoi più sentiti auguri, accompagnati da un messaggio che celebra non solo la vita e il servizio di un sacerdote straordinario, ma anche il valore inestimabile dei sacerdoti anziani nella Chiesa.

“Ricordare i preti anziani – ha dichiarato Mons. Catani – è un atto di gratitudine e di amore. Approfittando di questa felice ricorrenza, vorrei sottolineare l’importanza di non dimenticare questi sacerdoti che, per anni, hanno donato tutto sé stessi alle comunità. Molti di loro vivono oggi nella solitudine e non cercano aiuti materiali, ma hanno bisogno di compagnia, di sentirsi ricordati. La loro preghiera, spesso silenziosa e discreta, rappresenta una risorsa spirituale preziosa. Anche quando le loro forze vengono meno, la loro presenza rimane un’offerta al Signore, un atto di fede che continua a sostenere la Chiesa intera.”

Un viaggio nella vita di don Gabriele

Don Gabriele Silvestri, nato a Castignano il 15 gennaio 1933, è un esempio vivido di dedizione e amore per il prossimo. Ordinato sacerdote il 29 giugno 1959, ha vissuto un lungo ministero pastorale che lo ha visto servire con umiltà e passione in numerose comunità.

  • Vicario parrocchiale a Castignano (1959-1961): nei suoi primi anni da sacerdote, don Gabriele si è dedicato con entusiasmo ai giovani e alle famiglie del suo paese natale.
  • Parroco a San Pietro in Colpagano (1961-1968): qui ha lasciato un’impronta profonda, lavorando per rafforzare la comunità e promuovere attività di solidarietà.
  • Parroco a Rotella (1968-1983): durante questo lungo incarico, ha costruito legami duraturi con i fedeli, diventando un punto di riferimento spirituale e umano.
  • Direttore di Casa Gioiosa a Montemonaco (1983-1986): il suo impegno si è rivolto all’accoglienza e al supporto di chi viveva situazioni di difficoltà, incarnando i valori della carità cristiana.
  • Parroco a Comunanza (1986-1998) e Montelparo (1998-2001): anche in queste parrocchie ha continuato a dedicarsi con instancabile energia alla missione pastorale.

Nel corso degli anni, don Gabriele ha servito come amministratore parrocchiale in diverse comunità, offrendo sempre il suo aiuto con umiltà e spirito di servizio.

Un presente di preghiera e riflessione

Oggi don Gabriele risiede presso la RSA Forlini di Offida, dove continua a sostenere la Chiesa con la sua preghiera. Anche nella quiete della sua stanza, alza le mani verso il cielo, ricordando il gesto di Mosè che, con la sua fede, sosteneva il popolo d’Israele.

La sua storia è un invito a riflettere sul ruolo dei sacerdoti anziani: uomini che hanno dedicato la loro vita al bene degli altri e che, anche nella vecchiaia, continuano a essere pilastri di fede e speranza.

Un invito alla comunità

Mons. Catani ha concluso il suo messaggio con un appello: “Ricordiamo don Gabriele e tutti i sacerdoti anziani con gratitudine. Visitiamoli, parliamo con loro, facciamoli sentire amati. Sono testimoni preziosi di una vita vissuta per gli altri e meritano la nostra vicinanza.”

L’eredità di don Gabriele Silvestri non è solo nei luoghi che ha servito, ma anche nei cuori di chi lo ha incontrato e ha visto in lui un esempio di fede viva e generosa.

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1 commento

  • Pietro Pompei
    17/01/2025 alle 15:26

    Caro don Gabriele che gioia il rivederti, seppure in fotografia. Quante volte ho chiesto di Te agli amici comuni, le notizie che mi sono giunte sono state sempre frammentarie a dimostrazione che ormai eravamo sulla stessa barca al termine del "tabellone" in attesa del grande incontro sul quale simo cresciuti fin da quando ci siamo conosciuti a Montalto, poi a Ripatransone e quindi a Fano. Ho una grande nostalgia di quegli anni quando ho consolidato le amicizie che mi hanno accompagnato per tutta la vita e mi hanno sostenuto anche per una via diversa dal sacerdozio. È stata sempre una festa quando ci si incontrava, oggi ripercorro molti chiedendo a Gesù l'Eterno riposo per il bene ricevuto dalla loro amicizia. Sapendoti ora, come me, in attesa, nelle tante sante messe e nei tanti rosari in cui si snoda la mia giornata sarai presente così come ti chiedo di farlo per me. Caro don Gabriele continuiamo ad arricchire la nostra amicizia, per consolidare quell'abbraccio che ci siamo sempre scambiato nei rari incontri dopo le cerimonie in Cattedrale. La preghiera sia il nostro incontro giornaliero. Pietro Pompei.

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