DIOCESI – L’8 dicembre, alle ore 17, la Cattedrale Madonna della Marina di San Benedetto del Tronto ha ospitato una solenne celebrazione in onore della Vergine Immacolata. Un appuntamento che ha richiamato numerosi fedeli per commemorare un dogma centrale della fede cattolica.

Il dogma dell’Immacolata Concezione, proclamato ufficialmente dalla Chiesa cattolica nel 1854 con la bolla Ineffabilis Deus del beato Papa Pio IX, riconosce Maria, Madre di Gesù, immune dal peccato originale sin dal primo istante della sua esistenza. Quest’anno ricorre il 170° anniversario di tale dichiarazione, un’occasione per riflettere su questa verità di fede e celebrarla con devozione.

La Celebrazione e l’Omelia del Vescovo Palmieri

La Messa, presieduta da Sua Eccellenza il Vescovo Palmieri e concelebrata da diversi sacerdoti e diaconi della diocesi, è stata un momento intenso di preghiera e meditazione. Le letture, tratte dal Libro della Genesi e dalla Lettera di San Paolo agli Efesini, hanno guidato i presenti attraverso un viaggio spirituale, affrontando temi come la caduta dell’uomo, il peccato e la redenzione.

Il Vangelo di Luca (Lc 1, 26-38) ha posto al centro della celebrazione la scena dell’Annunciazione, quando Dio ha scelto Maria per divenire Madre di Gesù, inserendola in un progetto divino che si estende a tutta l’umanità. Nell’omelia, il Vescovo Palmieri ha invitato i fedeli a guardare a Maria come esempio di fiducia e abbandono alla volontà di Dio.

“Maria si è lasciata ‘spostare’ da Dio,” ha affermato il Vescovo, ricordando come il suo “sì” abbia aperto la strada al compimento dei piani divini. “Dio ama ciascuno di noi e ci invita a fidarci di Lui, seguendo i suoi piani per raggiungere la santità, nonostante le nostre fragilità.”

La Sfida della Santità

Nell’omelia, il Vescovo ha sottolineato come il peccato umano nasca dal desiderio di autosufficienza, rappresentato simbolicamente dalla scelta di Adamo ed Eva di mangiare il frutto proibito. “La sapienza umana può diventare pericolosa quando ci porta a credere di conoscere tutto,” ha detto, aggiungendo che il peccato è un tradimento della nostra natura di creature finite e dipendenti da Dio.

Maria, invece, non ha mai conosciuto il peccato, proprio grazie alla sua umiltà e gratitudine verso Dio. “Anche noi, nonostante i nostri limiti, siamo chiamati a essere santi e immacolati nell’amore,” ha proseguito il Vescovo, sottolineando che solo attraverso l’amore e il perdono possiamo avvicinarci al progetto di Dio.

La Processione e il rinnovo del voto

La celebrazione si è conclusa con una suggestiva processione per le vie della città. La statua dell’Immacolata è stata trasportata fino alla Chiesa di San Benedetto Martire, al Paese Alto, accompagnata dalla banda musicale cittadina, dalle autorità locali e da una folta partecipazione di devoti.

Giunti presso la Parrocchia di San Benedetto Martire, il Sindaco Antonio Spazzafumo ha rinnovato il voto cittadino. Le melodie del coro parrocchiale hanno reso ancora più emozionante l’atmosfera di raccoglimento e festa.

L’Immacolata Concezione rimane per tutti i fedeli una donna di speranza e di affidamento a Dio. Guardando a Maria, ciascuno è chiamato a rinnovare la propria fede e a rispondere con fiducia e gioia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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