ROMA – Un’esperienza da portare sempre nel cuore e condividere con le comunità del territorio, che sei rappresentanti delle Diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto delle Marche e di Ascoli Piceno hanno vissuto con gioia ed entusiasmo nel fine settimana appena trascorso a Roma, in occasione della prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia.
Nella Basilica di San Paolo fuori le mura, insieme al Vescovo Gianpiero Palmieri e ad oltre 1.000 delegati giunti in città da ogni angolo del Paese, don Armeno Antonini, Barbara De Vecchis, Franco Bruni per la Diocesi di Ascoli e don Gianni Croci, Mascia Moretti e Roberto Crescenzi per la Diocesi di San Benedetto-Ripatransone-Montalto si sono confrontati insieme sui Lineamenti, il testo all’interno del quale sono confluite le riflessioni condivise nelle precedenti fasi “narrativa” e “sapienziale” del Sinodo.
Un importantissimo momento di condivisione e spiritualità che, da venerdì 15 a domenica 17 novembre, ha visto il Vescovo Gianpiero, sacerdoti e laici delle Diocesi del territorio offrire il proprio contributo per la definizione di un nuovo “Strumento di lavoro”, elemento centrale della seconda Assemblea sinodale, in programma ancora una volta a Roma dal 31 marzo al 4 aprile 2025.
In attesa di prendere parte al secondo appuntamento, i delegati diocesani hanno scelto di ripercorrere i momenti più toccanti di questa prima Assemblea sinodale, evidenziando la necessità di occasioni come queste per costruire insieme la Chiesa di domani.
«È stata davvero una bellissima esperienza – racconta Mascia Moretti per la Diocesi di San Benedetto – Ho apprezzato molto tutti gli interventi in programma, e in particolare la possibilità di confronto offerta dai tavoli sinodali, ognuno dei quali costituito da 10 componenti dell’Assemblea.
Ad ogni tavolo è stata assegnata una scheda relativa a uno degli argomenti previsti da Lineamenti, con la possibilità di discuterne insieme grazie al contributo di un facilitatore che avvia e coordina i lavori, esattamente come facciamo in Diocesi.
Poi, dopo una prima scrematura, ogni tavolo è giunto a un documento condiviso da tutti i componenti».
Se Mascia Moretti ha potuto offrire il proprio contributo al tavolo tematico dedicato alla corresponsabilità nella missione e nella guida della comunità, con particolare riferimento agli organismi di partecipazione, Barbara De Vecchis, referente del cammino sinodale per la Diocesi di Ascoli Piceno, ha preso parte al tavolo incentrato sul discernimento ecclesiale e la ministerialità dei laici.
«Abbiamo avviato un percorso con il Vescovo Gianpiero a partire da gennaio 2022 e, insieme a Franco Bruni, avevamo già partecipato a degli incontri per referenti – ricorda – Questa volta, però, si è trattato di un invito esteso alle Diocesi per coinvolgere i rispettivi rappresentanti in un luogo di discernimento molto forte e importante, finalizzato a dialogare per cercare di comprendere cosa lo Spirito vuole per la nostra Chiesa.
È stato molto emozionante partecipare all’Assemblea Basilica di San Paolo fuori le mura e ammirare da vicino l’allestimento e i lavori di ciascun tavolo, condividendo dei bellissimi momenti insieme a religiosi, laici, vescovi e sacerdoti che non conoscevo, ma parlando con loro di argomenti che abbiamo sempre trattato, in particolare il discernimento nello Spirito. È un qualcosa che va oltre le relazioni tra le persone e che consente a ciascuno di noi, una volta aperti, a farci sorprendere da ciò che emerge, approdando a scelte guidate e accompagnate.
Il tema scelto per il mio tavolo era davvero interessante e ci ha permesso di affrontare il tema dei ministeri, fatto anche di diaconato e catechesi che diventano ministeri per compiere un servizio per il bene della persona e del cittadino».
Con l’avanzare dei lavori dell’Assemblea, le due Diocesi hanno potuto confrontare la propria visione con quella di centinaia di delegati, giungendo in piena condivisione a delle posizioni comuni un percorso che, in attesa delle prossime tappe, dimostra di aver già dato frutti preziosi.
«Sono emersi molti spunti di riflessioni – prosegue Mascia – Mi ha colpito molto, in particolare, notare come le sintesi dei vari ambiti, affidate ai delegati della presidenza, riportassero molte situazioni emerse già nelle nostre realtà parrocchiali in occasione degli incontri di vicaria. La Chiesa ha evidenziato in maniera unanime degli aspetti su cui è necessario lavorare, uno dei quali è a me particolarmente caro, quello della cultura e della profezia, delineato perfettamente da monsignor Erio Castellucci, Comitato Nazionale del Cammino sinodale, nel suo intervento.
Lo stimolo principale, è mantenere una sobrietà, fatta di bellezza e di gioia, come evidenziato da monsignor Zuppi. Si è parlato molto di lavoro, di giovani e a iniziazione cristiana, di cura del creato e carità, in corrispondenza della Giornata mondiale dei Poveri, di guerra e soprattutto di pace, mettendo a nudo una molteplicità di situazioni con molta libertà e senza alcun pregiudizio.
L’Assemblea ha rispecchiato appieno il nuovo stile che la Chiesa sta adottando, fatto di semplicità e sobrietà, da diffondere nelle parrocchie, che non vuol dire capovolgere la nostra mentalità ma compiere un passo avanti sul piano culturale ed etico per affrontare meglio le problematiche del quotidiano, per una Chiesa pronta a vivere il proprio tempo».
«In una Chiesa che riconosci immediatamente come tua, abbiamo preso parte a un cammino spirituale in cui si è dato molto spazio alla preghiera comunitaria e personale, mettendo al centro la parola – aggiunge Barbara – Come sottolineato anche dal Vescovo Gianpiero, il bello di questi incontri è che non c’è nessun documento già pronto, ma tutto dipende dagli incontri che svolgiamo insieme e da quanto emerge in queste occasioni. È bello capire che la tua parola e opinione sono parte di un percorso da coltivare e trasformare in qualcosa di più grande, senza tralasciare nulla e nessuno.
La sinodalità e la missionarietà sono due elementi centrali, così come l’apertura di questi ultimi anni e la disponibilità all’ascolto di tutti. Non sono solo parole, ma stili di vita della Chiesa da tradurre in azioni concrete».
Al termine dell’Assemblea, oltre al grande lavoro svolto nell’ambito dei temi di riferimento, entrambe le delegazioni hanno colto un particolare aspetto che lascia ben sperare per il futuro. Sotto la guida del Vescovo Gianpiero, infatti, i delegati del Piceno hanno avuto l’opportunità di trascorrere del tempo insieme e conoscersi meglio, gettando le basi per un percorso in cui continuare a camminare insieme, fianco a fianco, per il bene della comunità locale.
«È stato davvero molto bello passare del tempo insieme in diverse occasioni, anche attraverso dei momenti conviviali e un sabato sera dedicato alla Caritas, in quanto la carità è la linea sottile che ha unito tutti noi – commenta Barbara – Abbiamo avuto una visione di unione nella persona del Vescovo Gianpiero e, pur venendo da percorsi diversi, sono certa che nello stile troveremo l’unione e che ogni realtà contribuirà a questo percorso. Personalmente ne esco molto felice, fortificata, nella consapevolezza di non essere soli».
«Siamo stati davvero molto bene con i delegati di Ascoli – conferma Mascia – facendo comunione e trascorrendo dei momenti particolarmente significativi insieme. Il sogno era uno dei temi scelti per l’Assemblea e, in questo senso, vogliamo continuare a sognare una Chiesa bella e unita».
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