Di Don Gian Luca Rosati, parroco di Cristo Re, tratto dal suo Blog Gioia e Pace

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il “Diritto di selezione” è il diritto che per tutta la vita cerchi di avere, ma che non avrai mai, e non perché non te lo riconoscono (anzi, te lo riconoscerebbero in tanti, forse quasi tutti), ma perché semplicemente non esiste ed è un bene che non esista: non c’è e non c’è mai stato un diritto a selezionare!!!

E quando uno se lo prende…
e quando uno se lo prende…
e quando uno se lo prende…
… GUAI!!!

Quando uno se lo prende, accadono genocidi, guerre, campi di sterminio, soluzioni finali, fame, malattie e pestilenze, bombe atomiche, stragi, terrorismo, dittature, omicidi, violenze, prepotenze, ingiustizie, stupri,… inferni terreni ben peggiori di quello eterno (perché dal diavolo l’inferno te l’aspetti, ma dall’uomo, da tuo padre, da tua madre, da tuo fratello, da tuo marito, da tua moglie, da tuo figlio, dall’amico, dal nemico,… violenze, cattiverie, brutalità e crudeltà non te li aspetti mai, perché è violenza dell’uomo su un altro uomo e l’uomo t’aspetti che sia sempre umano).

Ciclicamente nella storia vengono affermati diversi “diritti di selezione“: diritto di selezione di chi può vivere e di chi non può vivere; diritto di selezione di chi può nascere e di chi non può nascere; diritto di selezione di chi può crescere e di chi non può crescere; diritto di selezione di chi può lavorare e di chi non può lavorare, di chi può parlare e di chi non può parlare, di chi può essere libero e di chi non può essere libero, di chi può mangiare, bere, vestirsi, curarsi e di chi non può mangiare, bere, vestirsi, curarsi; diritto di selezione di chi può difendersi e di chi non può difendersi; diritto di selezione di chi può sbarcare e di chi non può sbarcare; diritto di selezione di chi può stare in chiesa e di chi non può starci; diritto di selezione di chi può votare e di chi non può votare,… E chissà quanti altri diritti di selezione la fantasia umana ha generato ed è in grado di generare!

E ogni volta che s’afferma uno di questi diritti di selezione ci sono almeno tre inferni: un inferno per chi seleziona, perché la coscienza non la metti a tacere e, prima o poi, dovrai fare i conti con le tue selezioni e anche con le conseguenze delle tue selezioni e campagne di selezione: una infinita e profonda tristezza e disperazione; un inferno per chi viene selezionato e scopre che non ha diritto di vivere, nascere, vestirsi, mangiare, lavorare, sbarcare, soggiornare, essere libero, rispettato, curato,…; un inferno per chi viene selezionato e scopre che ha diritto di vivere, nascere, crescere, essere libero,… ma nemmeno lui può stare in pace perché sa che moltissimi altri non hanno o non hanno avuto la possibilità di vivere, nascere, crescere, amare, invecchiare, sbarcare, soggiornare, lavorare,…

A me non piace l’inferno, né quello eterno, né quello terreno!
Perciò spero e prego che il Padre nostro celeste mandi sempre un povero Cristo ad aprirmi il cuore, quando ho la tentazione d’affermare il mio diritto alla selezione!

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